ancora: 11 settembre
Iersera è andato in onda, in prima serata, Report, che trasmetteva "Confronting the evidence" un documentario sulle "perplessità"(per usare un eufemismo)della versione ufficiale dell'11 settembre.
In questo documentario si elaboravano tutte le debolezze dell'impianto uscito dalla commissione governativa d'inchiesta sull'evento: dal sistema di sicurezza aereo (equipaggiato con i caccia), che ,stranamente, non ha seguito i protocolli prescritti quando c'è un dirottamento, alle tesi fisiche su come facciano 2 velivoli, che avrebbero dovuto infrangersi come matite in una zanzariera, a polverizzare due grattacieli, sgretolatisi in caduta libera, lasciando solo quintali di polvere.
Hanno anche detto una cosa che non era stata menzionata dai media e cioè che il terzo grattacielo, il wtc7, è stato fatto abbattere dal suo titolare , Silverstein, in quella stessa giornata. Per cui i grattacieli abbattuti sono 3, non 2.
Poi c'è la famosa storia dell'aereo del Pentagono, di cui vogliono farci credere che si è incuneato nelle mura dell'edificio, facendo un buco di 8 metri e che le ali dell'aereo (40 metri) si sarebbero polverizzate (pure quelle) entrando nel muro, lasciando pero' i vetri di alcune finestre intatti.
La mia idea è che si tratti di un colpo di stato, che inaugura una strategia tesa ad iniziare una guerra di espansione territoriale, in cui, per incominciare, si è provocato un massacro, giustificabile nei termini di una guerra non convenzionale, un "sacrificio" collettivo, un "pugno di morti" sul tavolo di un'offensiva lanciata al mondo islamico, detentore di risorse energetiche importanti e non solo di quelle.
La forza di questo colpo di stato doveva stare nella impressione scavata nelle coscienze dalla trasmissione, praticamente in tempo reale, dell'impatto e del successivo crollo degli edifici. Una simile catastrofe, con tanto di superstiti dell'impatto che muoiono in pochi minuti, quando sopraggiunge il crollo, essendo rappresentata dal media più popolare (la tv) si imprime nell'inconscio collettivo. Genera immediatamente memoria e questa memoria diviene giustificativa di ogni successiva azione bellica , che non si scusa più(non ne ha bisogno) per la sproporzione del numero dei morti o per la violenza con cui i massacri vengono condotti. La memoria collettiva e il suo immaginario inconscio, ormai, ha creato l'archetipo del crollo del simbolo stesso dell'America, catastrofe che chiama vendetta. Lo metabolizza, lo ingloba in una coscienza che ha già da quel momento giustificato qualunque altra cosa.
Dall'epoca della Rivoluzione francese, i media sono parte integrante delle strategie belliche e politiche. Non si possono aprire conflitti o creare rivoluzioni, se non si crea anche il consenso di chi vota. E per fare questo le armi sono i media. La televisione è il media più potente, oggi.
Come ho scritto su Indymedia:
"L'obiezione piu' di moda in questo periodo è quella relativa al fatto che troppa gente si sarebbe dovuta comprare per mantenere il silenzio sull'11 settembre.
Perchè? il grosso della gente che si sarebbe dovuta comprare (gli addetti ai caccia per la difesa) è saldamente ancorata alla gerarchia militare, non è che se Cheney ti ordina di "non intervenire", come pare sia successo, loro possono farlo o chiedere spiegazioni. Si chiama gerarchia e serve proprio a questo. Se la immensa impresa è andata come ha cercato di interpretare "confronting the evidence" è chiaro che sono stati coinvolti corpi militari, in cui vige il principio che chi progetta sa, un gradino piu' sotto non si è tenuti a sapere, ma ad eseguire, o a far eseguire, senza far domande.
Avvalendosi di apparati gerarchizzati (immagino che anche la CIA lo sia) e dell'aiuto di stranieri, alla fine le persone da comprare sono poche: le poche decine che hanno pianificato la demolizione dei grattacieli. Neanche quelli che hanno piazzato l'esplosivo, poiche quelli potrebbero essere poveri manovali che organizzando un trasloco o uno spostamento di pacchi , hanno ricevuto semplicemente l'ordine di piazzarli nei posti giusti per poi essere collocati a dovere anche da una sola persona.
La logica di una tale impresa sarebbe chiaramente quella di un colpo di stato: alcuni politici (sicuramente per esempio rudolph giuliani), alcuni capi militari, individui legati alla potenza statunitense, magari x qualche lavoretto sporco del passato, statunitensi(i responsabili della sicurezza aerea sono stati lautamente premiati, mentre avrebbero dovuto incorrere in pesanti sanzioni,per esempio) o magari stranieri. Ci sono stati dei decessi tra stranieri che sulla faccenda avrebbero potuto dire qualcosa. L'obiezione della troppa gente non sta in piedi, proprio perchè il grosso , appunto, era incatenata dalle gerarchie e i piccoli eseguivano qualcosa che non potevano conoscere.. "
Questo è stato, per come la vedo io. Un atto di guerra non convenzionale, a cui gli USA, secondo la dottrina Wofowitz che stabilisce le linee generali della RIVOLUZIONE NEO CONSERVATRICE ,hanno ricorso per accelerare i tempi della trasformazione, in senso bellico, della modalità della distribuzione delle risorse in USA.
Poi un dato che mi pare significativo è che gli USA hanno speso per la commissione indagini sull'11 settembre 600.000 dollari. A fronte dei 40 milioni di dollari che spesero per indagare e risolvere la faccenda del pompino di Clinton.
E questo per tagliare la testa al toro.
cmq un forum inglese su queste faccende:
http://www.itszone.co.uk/zone0/index.php
ci sono veramente TUTTE Le interpretazioni e le spiegazioni del caso. Pro e contro. Annessi e connessi.