una missione al giorno,toglie la sinistra di torno.
Francamente non ci ho capito un gran che della missione in Libano. Non ho capito se gli israeliani se ne sono andati parzialmente, se hanno lasciato il blocco navale ma quello aereo no e non ho capito esattamente che ruolo avranno l'esercito libanese e quello italiano in questo "rebelott" che non vorrei si rivelasse "un rimedio peggiore del male". Prima (prima prima, come direbbe Gaber) infatti si diceva che l'Onu sarebbe intervenuto per disarmare hezbollah. Qualche giorno dopo si disse che D'alema (proprio lui) ha detto che "il compito di disarmare hezbollah spetta all'esercito libanese".Oggi non si capisce piu' un cazzo. Perchè a quanto pare gli israeliani stanno ancora la' e così i libanesi avranno in casa sia l'esercito ONU che gli israeliani, oltre ad aver dispiegato il loro stesso esercito, nonchè le armate di hezbollah. Mi chiedo se nei piatti dei bambini libanesi servano tritolo e bombe a mano, perchè il dispiegamento di risorse per le forze armate, così a naso, lascia ben poco spazio a considerazioni su dove troveranno i sodli per ricostruire quel paese e trovare da mangiare.
La mia impressione è che l'Europa abbia preso questa missione abbastanza malvolentieri, che ciascuna nazione faccia a gara per impegnarsi il meno possibile, tranne l'Italia, che, non contenta per averci smenato con la partecipazione alla guerra di Iraq ed Afghanistan, vuole sempre "starci dentro fino al collo", con Napolitano in prima linea e tutti gli altri sinistri a seguire e non si capisce davvero perchè, visto che il "prestigio" accampato da Prodi, certo non si riferisce al gradimento degli italiani in massa, che i sondaggi disegnano come fortemente contrari al dispendio di risorse in cose militari. Cio' tenendo conto che, non solo non si abbassa il prezzo della benzina, ma la politica europea di contenimento del deficit, ci promette altre "lacrime" e altro "sangue", in una nazione in cui la sinistra è andata al potere per rimediare al malgoverno di berlusconi che ha fermato lo sviluppo e dissanguato i conti pubblici.
Insomma sto "prestigio" sventolato da Prodi, mi chiedo, in che cazzo consiste?
Nelle spaccature che la politica italiana ogni giorno paventa? Prodi contro Diliberto, che chiede di andarsene dall'Afghanistan (che davvero non si capisce che cazzo stiamo lì a fare) con Berlusconi contro Follini e Casini che scelgono di appoggiare il governo sul Libano, mentre lui ci spera, votando contro la missione, di riprendere il suo posto come presidente del consiglio?
E che dire del progetto "sinistro" di un grande partito democratico, a mio avviso un modo per rafforzare l'antidemocrazia del sistema maggioritario, con i singoli che annegano in un gruppo esteso, la cui linea soffocherebbe indubbiamente il dissenso?
boh...sono perplessa. Ho votato sinistra (dopo decenni che non votavo) perchè l'impellenza di sbattere fuori berlusconi mi sembrava prioritaria, visto che questo aveva scambiato l'Italia per la propria azienda personale e ha passato il suo tempo a migliorare la sua individuale situazione,anziche' fare il suo lavoro di politico. Però almeno la sua posizione era chiara, quella di questi qui, Prodi in primis, quale esattamente è?
Le ipotesi sono molteplici: 1) far felici gli industriali che metteranno le mani sulla ricostruzione del Libano 2) far felici gli americani che stanno per muovere una guerra non so se alla Siria o all'Iran o a tutt'e due.
3) far felice Israele, che il sud del Libano se lo vuole invadere eccome e che deve solo aspettare il momento propizio per farlo.Agevolarlo Israele, la nazione con cui la maggior parte dei nostri potenti afferma che "abbiamo forti e solidi legami di amicizia".
Non lo so, questo è un post dubbioso, senza risposte e con poche ,e magari inesatte, ipotesi. So solo che i politici di tutti gli schieramenti s'inerpicano sull'entità e sulla consistenza dei "tagli" ai servizi pubblici, alle pensioni, però se si obietta che le prime pensioni che si dovrebbero tagliare sono le superpensioni superiori ai 3500 euro al mese, che in Italia sono tante, troppe, allora i se e i ma abbondano e vanno ad inquinare i legittimi ragionamenti di chi ne vorrebbe sapere di piu'.
E allora vale davvero oggi come nel 1926, il discorso sulle stronzate affermate come propaganda, rimembrando la faccia di Prodi che concluse il confronto con Berlusconi promettendo "felicità".
Per chi? oltre che per i componenti del parlamento e per i loro amici?
ps detto un po' piu' schiettamente: che cazzo di sinistra è quella che
1) taglia i soldi alla pubblica sanità e alla pubblica scuola, lasciando l'istruzione delle giovani generazioni allo sbando di istituzioni che sono ormai diventate parcheggi senza scopo di potenziali sfruttati,ignoranti con poco futuro e nessuna speranza.
2)le scuole dei preti, a pagamento, non solo ricevono sovvenzioni dallo stato, sovvenzioni che nessuno, mi pare, pur in questa situazione di tracollo economico, mette in discussione(come le superpensioni),ma, come il resto delle imprese commerciali gestite dai preti, NON PAGANO L'ICI. Il che significa che dato il contentino agli americani, ai preti, ai ricchi, l'onere delle richieste europee INDOVINATE CHI LO PAGA.
1 commento:
effettivamente la posizione dell'Unione sulla politica estera è sempre stata da subito un punto difficile perchè praticamente tutti i partiti hanno una posizione diversa. Penso che alla fine l'avrà vinta rutelli che con la alleanza permanente dei cattolici, riesce ad influenzare in modo pesante Prodi e gli altri (per es. con la legge 40)
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