giovedì, febbraio 22, 2007

Differenze Impercettibili




E’ caduto il governo Prodi. Per via di un paio di senatori che si son messi la mano sulla coscienza (Turigliatto ha detto di averlo fatto per “ascoltare il popolo di Vicenza”) dopo quasi 300 giorni che si sono varate leggi inutili, per non dire dannose (come la “riforma del tfr”) per la vita dei cittadini e non si sono prese iniziative sostanziali per evitare l’oligopolio dell’informazione e per altre questioni importanti.

Il governo Prodi, rispetto al governo Berlusconi, non ha apportato alcuna innovazione di rilievo che possa dirsi individuante di obiettivi, significati, prassi, in relazione al suo “essere di sinistra”.

La ragione è che, in Italia, “non si muove foglia che Bush non voglia” laddove Bush non rappresenta tanto lo “stato” statunitense, ma quell’insieme di interessi finanziarii ed economici che, facendo capo alla sua politica, costituiscono il midollo del potere “occidentale” internazionale.

Come dice Martinez di Kelebek: “l'Italia non è governata dal popolo, bensì da trattati segreti, da incontri tra professionisti della politica, militari e potenti finanzieri a cui noi non siamo ammessi, da enti con sigle strane, dalla forza ineluttabile del "mercato globale" a cui dobbiamo tutti obbedire.”

Gli Stati Uniti sono il coagulo di tutto cio’, la potenza che ha costruito un sistema in cui il potere è costituzionalmente consegnato a queste forze ed interprete di esse, anche contro i loro stessi cittadini.
Cio’, per noi, ha ragioni storiche: la perdita della seconda guerra mondiale in quel modo ha determinato un’istanza per cui nessuno, che non piaccia agli USA (e a cio’ che rappresentano) prende il potere in Italia. Vedi il caso di Craxi, cacciato dalla vicenda “mani pulite” che, a dire di vecchi uomini del psi, è stata voluta e finanziata (pagando i personaggi “giusti”) dagli americani che non digerirono il “gran rifiuto” di Sigonella.

Ogni vicenda storica o politica presenta una filigrana economica. Il potere in auge, che ha i suoi obiettivi, ha contato e conta sull’apporto economico dell’Italia per l’Afghanistan, ma anche per le basi militari, per la costruzione di caccia, per “truppe unifil” spendibili all’occorrenza in caso di disordini a Beirut o ovunque ve ne sia bisogno.

Una parte del PIL italiano dev’essere destinato alle tasche americane che ci contano, che hanno già trattato (con Berlusconi) per ottenere ‘sti soldi. Dal principio non si scappa ( a meno che non fare una rivoluzione che gli americani storpierebbero in “guerra civile”) bisogna solo determinare come . Lì è il margine di manovra di un abile ministro degli esteri.
La politica estera, dunque, è la “conditio sine qua non” con cui ogni decisione interna deve necessariamente avere a che fare, perché i soldi che ci restano, quelli sono. Un boccone in più, strappato, è una manna dal cielo.



Pertanto, aveva ragione Berlusconi, quando diceva che “avrebbe governato D’Alema” a cui sono stati affidati gli esteri . E’ lui l’”arbitro” delle questioni anche interne, perché se un ministro degli esteri riesce a farsi decurtare dei soldi dagli Stati Uniti, vuol dire che sta facendo bene il suo lavoro: quei soldi potrebbero essere impiegati per scuola, sanità, acqua, ecc…Il potere interno “di sinistra” potrebbe piu’ facilmente far valere le sue istanze sui potentati interni da ballatoio (chè con quelli internazionali non c’è un cazzo da fare) se non dovessimo miliardi di euri agli americani: se non altro qualche privatizzazione potremmo evitarla.


Infatti D’Alema appare il più radicale: “se non c’è unità, tutti a casa” , intendendo così che è disposto ad affrontare nuove elezioni, pur di non vedersi sottratta la “carta bianca” che il governo Prodi gli aveva lasciato al suo sorgere.
E’ chiaro che il sistema maggioritario lo agevola in quest’atteggiamento ricattatorio. Esso crea una distanza tra la base elettorale e l’esecutivo che è incolmabile. Con il proporzionale sarebbe stato costretto ad altri compromessi, così , invece, qualunque governo succederà ( e io sono pronta a scommettere che tornerà Prodi con Amato e D’Alema) non cambieranno le linee politiche degli esteri, e quindi neppure dell’Italia.

Ovvio che D’alema chiede, anzi pretende, che “ci fidiamo di lui”. In effetti posso pure concedere che egli si barcameni, che tenti di rispettare i patti, cercando spasmodicamente degli escamotage per strappare qualche soldo dall’alleanza atlantica, però se si nota come egli abbia dipanato la matassa di Kabul, e cioè, per dar retta a Pecoraio Scanio e C., aumentare le spese (per gli aiuti umanitarii) anziche’ diminuirle, allora si vede bene che D’alema, se anche lo qualifichiamo come “animato di buone intenzioni” e se molti pensano che sia “un genio” (come mio zio, tesserato DS) in verità “non è all’altezza”.

PS Un ultimo commento sull'orgia di considerazioni di Fini e Castelli sul tema "Se il governo sia composto da "uomini d'onore". Lasciate perdere il "Giulio Cesare" di Shakespeare, dove egli smaschera la dicitura "uomo d'onore" che la massa attribuiva a Bruto, prima che contribuisse ad uccidere Cesare, cosa vi ricorda questa locuzione?

Altra cosa: perchè Ruini non dice nulla su Larussa, che iersera ha dato uno spettacolo da "colpito da possessione diabolica" dai banchi di Montecitorio?
Che, la chiesa parla solo quendo pisciano le galline o ci sono da risparmiare i soldi delle reversibilità ai conviventi?

17 commenti:

Anonimo ha detto...

L'impostazione generale che il governo aveva dato alla politica estera era perfettamente compatibile con il programma dell'Unione, con il ruolo del nostro paese all'interno dell'Onu e dell'alleanza atlantica, in linea con quella degli altri governi socialisti europei (in particolare con quello spagnolo di Zapatero) e corrispondente ai sentimenti della stragrande maggioranza dei cittadini italiani.
Soltanto non corrispondeva alle posizioni ideologiche delle bestiole da centro sociale, di cui la tua farneticante affermazione: "una parte del PIL italiano dev’essere destinato alle tasche americane" costituisce un perfetto esempio, e rappresentate in parlamento giusto da un paio di senatori della sinistra radicale. Ne prendiamo atto, mi auguro in futuro non ci sia spazio per un'altra alleanza elettorale con la vostra sinistra (che peraltro, secondo me, da sola non vale complessivamente nemmeno quel 10% circa che riuscite ad ottenere quando avete speranza di arrivare al governo a rimorchio dell'Ulivo).
Vi estinguerete.

jcm

Anonimo ha detto...

I commenti stile "tifo da stadio" come quello di jcm sono perfettamente in linea con l'attuale classe politica. Il problema è che, proprio come per il tifo, si crede di essere sportivi perché si va allo stadio ma in realtà siamo semplici spettatori del gioco altrui - per di più truccato - e sommamente invidiosi di quelli in campo perché "ce l'hanno fatta". Con una piccola differenza: noi "popolo bue" (compreso jcm) siamo il loro pallone.

mario ha detto...

@jcm
è solo questione di tempo e tutti ci estingueremo.
Nel frattempo conta come vivi e se non cambia molto sempre merda è.

Barbara Tampieri ha detto...

Concordo con la tua analisi. In realtà Prodi non ha fatto nulla finora che potesse disturbare i vari manovratori. Governo di sinistra per modo di dire, ma ti ricordi che uno dei primi falchi a calare sul governo venendo in visita a Roma fu Kissiger?
Accusare i "comunisti" di aver fatto i comunisti mi sembra proprio il colmo. Ma lo sanno i vari critici chi è De Gregorio? E Andreotti, e Kossiga che ieri sera rivendicava con orgoglio la sua k?

Anonimo ha detto...

"Accusare i "comunisti" di aver fatto i comunisti mi sembra proprio il colmo."

Se i "comunisti" vogliono fare i comunisti devono presentarsi alle elezioni da soli e vincerle. Chiaro? Quando hanno votato la fiducia ad un governo espressione di una maggioranza composta per la sua granparte dai parlamentari dell'Ulivo (DS e Margherita), sapevano benissimo che non avrebbero potuto fare i "comunisti", anzi lo sapevano già quando hanno sottoscritto un patto di governo con i partiti della sinistra moderata, politicamente molto più forti di loro. Per il resto Andreotti e Cossiga non sono organici alla maggioranza, sono liberi di votare come meglio credono, la responsabilità della crisi di governo va a quei senatori dell'Unione che si sono fatti da parte. Le teorie complottarde sono fesserie patetiche.

jcm

Anonimo ha detto...

Andreotti, secondo me, non ha rifiutato una buona gratifica da qualcuno, che viene buona sempre per quel che gli resta della vecchiaia. Gli altri...non lo so. Comunque, anche se non ho letto il programma dell'unione, ho sentito la propaganda elettorale. Della "pace" ne parlavano tutti... Il bello è che si mistifica il tema delle servitu' militari come istanza "radicale" dei "comunisti", senza voler vedere che la radicalità sta dall'altra parte: cioè in quei moderati (come te, JCM) che per conservare 4 facce di merda al potere, sono disposti ad asservire agli americani potenzialità e risorse di questo paese, senza neppure pretendere il rispetto minimo di accordi "normali" tra nazioni. Il caso Ustica e il caso Calipari sono solo 2 esempi di come quest'asservimento sia il leitmotiv principale della politica sia di destra che di "sinistra" fino ad ora. Chi se ne avvantaggia? io no. E secondo me neppure tu, o JCM , il "riformista".
Cloro

Anonimo ha detto...

L'allargamento della base di Vicenza e' stato quasi un'accordo segreto.....

"E' S-caduto il Governo Prodi "

http://deepactions.blogspot.com/

Ciao a tutti

S.urbana

Anonimo ha detto...

Senti, cara comunistella dura e pura, che le risorse di questo paese siano asservite agli interessi dei perfidi amerikani è un'affermazione indegna di essere commentata. Per il resto, ripeto, queste "quattro facce di merda" non vi hanno costretti ad una alleanza di governo, chiaro?!
Su un altro blog hai lasciato un commento dicendo che secondo te dovremmo puntare armi nucleari contro gli Stati Uniti ed i loro alleati come la Germania, e sottoscrivere un'alleanza politico-militare con Mosca per spaccare il patto atlantico. Benissimo, lasciate la maggioranza e abbiate il coraggio di presentarvi alle elezioni, quando saranno, da soli -da soli! - con questi argomenti (che non erano quelli del programma dell'Unione, ovviamente), vedremo quanto valgono presso "il popolo della sinistra". Dai, comunistelli, tirate fuori le palle invece di elemosinare un "Prodi bis" come stanno facendo i vostri dirigenti in queste ore! O volete continuare per sempre a tirare il sasso in piazza per poi nascondere la mano in Parlamento. Se è così spero non ve ne sia data più la possibilità.

jcm

Cloroalclero ha detto...

A parte il fatto che non sono ,e non sono mai stata, comunista..
A parte il fatto che in parlamento io non ci sono nè ci sarà mai e se i miei rappresentanti sono dei traditori questa è una loro responsabilità
A parte il fatto che il programma dell'unione, ripeto, non lo lessi e mi fidai delle stronzate spacciate in campagna elettorale (vabbe', questa è responsabilità mia)
A parte il fatto che c'è il maggioritario, che di fatto taglia fuori dalla linea prevalente la rappresentanza di una gran parte di popolazione (anche a destra)
che ci posso fare?
Se sei convinto che questa sinistra pulitina e riformista farà i "tuoi" personali interessi, buon pro ti faccia...

Anonimo ha detto...

"Se sei convinto che questa sinistra pulitina e riformista farà i "tuoi" personali interessi, buon pro ti faccia..."

Certo che ne sono convinto, i governi riformisti hanno fatto gli interessi dei cittadini ovunque in Europa. Se Zapatero oggi può dirsi certo che tra qualche anno l'economia spagnola supererà quella italiana, non è certo grazie ai "desobedientes".

jcm

Cloroalclero ha detto...

beh, ma non vorrai mettere mica la situazione spagnola a paragone con l'Italia..innanzitutto la Spagna non deve nulla agli americani, non avendo partecipato alla guerra mondiale. In secondo luogo, la Spagna, pur essendo un paese cattolico ha comunque il coraggio di imporre una logica laica che noi neppure possiamo immaginare.

La Spagna ha rapporti privilegiati con le sue ex colonie, è piu' ricca e meno lacerata di noi. Meno preda di potentati stranieri. Non c'è proprio paragone. Anche lo "stile" dei politici è diverso: Zapatero ammette davanti al pubblico le stronzate che ha fatto, fa pubblica ammenda.
E' un'altra storia proprio la Spagna. Altrove, i governi riformisti non è che abbiano sortito sti gran effetti, l'Europa sta con le pezze al culo un po' dappertutto..
Con questo sistema economico è proprio impossibile che "the prody style" sia vincente o porti benefici. Se ci credi, beato te, puo' servire alla vita, crederci.

Anonimo ha detto...

"La Spagna [...] è piu' ricca e meno lacerata di noi"

Ma che stai dicendo?! La Spagna delle diverse istanze nazionaliste, del terrorismo separatista che uccide, sarebbe "meno lacerata" di noi?! Scherzi?! Inoltre la Spagna non è "più ricca" di noi, lo sta diventando grazie a 10 anni di politiche economiche riformiste, negare questo significa negare la realtà, è da disonesti, da irresponsabili.

"Con questo sistema economico è proprio impossibile..."

Appunto, è proprio per questo che il sistema economico va riformato come è stato fatto in Spagna (e altrove), con risultati che sono sotto gli occhi di tutti da anni,
arrampicarsi sugli specchi per cercare di piegare i fatti alle proprie convinzioni non serve a nulla, è patetico.

jcm

Cloroalclero ha detto...

arrampicarsi sugli specchi per cercare di piegare i fatti alle proprie convinzioni non serve a nulla, è patetico.

Sono d'accordo. E' x questa ragione che t'invito ad informarti meglio sulle risorse del sottouolo spagnolo, compreso quello marino, che la Spagna sta esplorando.
http://it.encarta.msn.com/encyclopedia_761575057_3/Spagna.html
E fai le debite e opportune differenze con i riformisti de noantri.
Sotto l'aspetto della lacerazione, ormai sono anni che l'ETA ha annuciato una tregua permanente
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/03_Marzo/22/spagna.shtml
Altra inesattezza: la Spagna ha cominciato la sua modernizzazione/industrializzazione negli anni 80, col governo socialista. Ovvio che anche loro subiscono le pressioni del FMI e della banca mondiale, ma di sicuro sono più liberi di noi nell'autodeterminazione. Prova ne è che la strage di Atocha ha portato zapatero al governo, che, a dispetto degli americani, ha ritirato le truppe dall'Iraq immediatamente. Non puoi paragonare il governo spagnolo e il suo riformismo, al nostro riformismo vincolato ai potentati oligopolistici americani e non che condizionano le nostre politiche. E' fuori luogo. Ed è fantasia pura pensare che il "riformismo" italiano si sviluppi indipendentemente da queste logiche di servitu'. Lo dimostra la vicenda dei caccia che per qualche centinaio di posti di lavoro costringono la collettività a sborsare 11 miliardi di dollari x degli strumenti di morte. Un riformismo ad uso e consumo di un padrone, che ci ridurrà come il piu' straccione dei paesi sudamericani. Poi, se tu ne sei convinto, pensala come ti pare.

Anonimo ha detto...

Insisti?! Sostenere che lo sviluppo economico della Spagna sia indipendente da 10 anni di riformismo economico è una enorme fesseria, fattene una ragione, le risorse sono importanti, ma bisogna saperle gestire.

"Altra inesattezza: la Spagna ha cominciato la sua modernizzazione/industrializzazione negli anni 80, col governo socialista. "

Già, ma la questione è che i governi socialisti spagnoli sono, appunto, "socialisti" per come il socialismo è inteso in Europa occidentale (vedi PSE). Non a caso l'attuale superministro dell'economia spagnolo è un certo Pedro Solbes (commissario europeo per le politiche economiche e monetarie dal '99 al 2004, quando presidente della commissione era Romano Prodi e commissario per la concorrenza Mario Monti) che era già stato ministro dell'economia di almeno un governo Gonzales e presidente dell'Ecofin. Solbes, le cui convinzioni sono più vicine a quelle di un economista della Margherita che non a quelle di uno di Rifondazione, era colui che criticava Tremonti giudicando insufficienti le sue misure e consigliando all'Italia riforme "strutturali" (Pubblica Amministrazione, Sanità, Pensioni) e adesso che è ancora una volta ministro di un governo socialista (quello del premier Zapatero), non ha alcuna intenzione di azzerare le riforme di Aznar, al più le mitigherà in alcuni ambiti. La sinistra radicale se fosse in Spagna porterebbe in piazza la gente a manifestare contro l'operato di Solbes, sicuro.

Adesso però basta, ché non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Saluti.

P.S. Gli F-18 che la Spagna schierava nel conflitto con la Serbia non li ha estratti dal suo "ricco" sottosuolo.

jcm

Anonimo ha detto...

ma se quei poveracci che non hanno saputo mantenere quell'ipocrisia davanti alla loro coscienza e ai loro elettori avessero votato seguendo lo stratega della politica d'alema, facendo due semplici conti matematici si capirebbe che la situazione non sarebbe diversa...cambiando l'ordine dei senatori il prodotto non cambia...poi ci sarebbe da dire anche che senza i cattivoni della "sinistra estrema" anche la sinistra liberale si estinguerebbe, con più calma ma si estinguerebbe...
ciao "comunistella" cloro...eh eh
sempre saluti libertari

orso

Cloroalclero ha detto...

Siiii vabbe'. Le riforme ci porteranno a stare bene e a vivere felici e contenti.
Dormi tranquillo, jcm.

Anonimo ha detto...

Oddio, spero si possa dormire tranquilli e fiduciosi quanto a Londra o a Madrid. A Minsk e Pyongyang sembra abbiano qualche difficoltà a prendere sonno... sai a stomaco vuoto...

jcm