martedì, gennaio 23, 2007

La libertà occidentale




Apprendo che una sentenza della cassazione ha assolto dei ragazzi che avevano scambiato files attraverso programmi p2p , perché , se non c’è “lucro”, non c’è reato.
“bene”, mi sono detta. In questa repubblica di ladroni e servi, almeno una cosa giusta l’hanno fatta.
Apprendo successivamente una notizia che m’induce a rettificare tale considerazione: l’assoluzione arriva perché nel ‘99, all’epoca dei fatti, non era in vigore ancora la legge Urbani, che specifica il concetto di “lucro”, allargandone la categoria alla definizione di “profitto”. E’ innegabile che chi scarica un brano musicale gratis ne tragga profitto proprio dalla sua “gratuità”. Pertanto i ragazzi, se avessero commesso il fatto dopo il 2001, sarebbero stati tuttora condannati.
Il governo attuale, avvicendatosi al famigerato governo Berlusconi, autore del provvedimento Urbani, ancora non ha cancellato questa legge iniqua.
Né probabilmente lo farà. Già questo governo ha dato prova di essere sleale nei confronti degli elettori, essendosi fatto portatore dell’istanza di ritiro delle truppe dai fronti di guerra prima ed aver invece, una volta insediatosi al potere, salassato gli italiani con un’inutile finanziaria gonfiata dal raddoppio delle spese militari.
Né questo governo, che ha insultato a più riprese lo scempio dell’istruzione italiana perpetrato dalla riforma Moratti, pare abbia intenzione di scardinarla, anzi, al summit di Caserta sono state prospettate soluzioni agghiaccianti per la scuola italiana, che rischia di peggiorare proprio gli aspetti più aberranti della riforma Moratti. E nessuno, nei media "embedded", ne parla.
Questo governo poi non pare essersi staccato dal decisionismo berlusconiano. Anzi, si è avvantaggiato dalla “tradizione” imposta da Berlusconi ( o forse ereditata da Craxi?) proprio nel “decidere” cose turpi alla faccia dei cittadini (vedi base di Vicenza) e delle più elementari norme di buonsenso.
La riforma del TFR , per esempio, è una simbologia chiara del fatto che, spacciando “mantra” tipo “il governo è prigioniero della sinistra radicale” dà, con sempre maggiore decisione e autoritarismo, schiaffi alla gente che spende il 30% della vita (se va bene) sul posto di lavoro. Senza peraltro risolvere i problemi dei servizi pubblici, del precariato, delle morti per lavoro nero. Ma , anzi, portando avanti una politica imperialistico-capitalistica che sposta i capitali ad est e piange miseria spendendosi tutte le risorse che sarebbero destinate alla “qualità della vita” collettiva in armi.

Anche la libertà personale viene intaccata. Il reato di negazionismo dell’Olocausto, fatto passare da Mastella, lungi dal volerne discutere il contenuto, è formalmente incostituzionale e apre la strada ad una tradizione di limitazione della libertà personale i cui squarci potranno farsi sentire in seguito.
Per esempio potrà essere avanzata una proposta di legge come quella americana, che obbliga tutti i blog di discussione politica a registrarsi presso un’organizzazione governativa.
Motivi di ordine pubblico potrebbero essere la giustificazione spacciata. O motivi di “sicurezza dello stato”.
Il nostro ordinamento giuridico è “positivo”. A differenza di quello anglo-sassone in cui una sentenza puo’ influire sull’intero complesso delle consuetudini, da noi una norma deve essere logicamente non contraddittoria con un’altra norma.
Se, quindi,la punibilità per negazione dell’olocausto contrasta con l’articolo 21 della costituzione, essa non dovrebbe essere introdotta. Se introdotta ugualmente, significa che il sistema giuridico è deragliato verso una forma “consuetudinaria”, vale a dire che, in certe circostanze contingenti, il giudizio giuridico puo’ essere contraddetto.La situazione contingente la decide chi è al potere e questo passa come principio nella prassi di applicazione delle leggi.
E’ fatta: libertà di espressione è intaccata. A sto punto possiamo aspettarci anche che “il terrorismo internazionale e al qaeda” impongano un oscuramento di internet, perché, ad esempio, i terroristi, direbbero, si mandano messaggi cifrati di autodistruzione del pianeta.

Questo ci giochiamo, senza una valida opposizione al perseguimento dei reati di opinione.
Tutto ciò considerando che simili decisioni le prende gente, la cui presenza al Palazzo l’abbiamo decisa noi. Un Prodi, che si bacia e abbraccia con Olmert, criminale di guerra e di cui non sappiamo cosa, i rappresentanti italiani all’ONU, abbiano votato, al momento di decidere di condannare l’aggressione militare israeliana al Libano di quest’estate ( a proposito di “dire parole”).

Ora: quando discuto con dei reazionari, una delle obiezioni piu’ frquenti al mio viscerale antiimperialismo è “ tu, se abitassi a Teheran.. queste cose manco le potresti scrivere”.
La mia controobiezione è che “ questa libertà, attualmente effettiva, non è una conquista, ma una “gentile concessione di una classe dirigente serva, che la può negare in qualsiasi momento”.
E io delle “gentili concessioni” sapete cosa me ne faccio?
Cosa me ne faccio di una libertà che ora c’è ma che in qualsiasi momento puo’ essere soppressa e che comunque, se qualcuno “caga fuori dalla tazza”, già viene limitata insieme al dovere dello stato di rendere giustizia, vedi come si sta procedendo al processo del G8 dove sono state soppresse prove a favore della condanna di chi ha fatto la mattanza.
Quali cittadini hanno già trovato giustizia, in questo paese col governo Prodi? Forse quelli che hanno votato contro il nucleare e poi devono ospitare i missili americani che farebbero saltare l’intera padania, col corredo di tutto l’oltrepo?
Quelli di Vicenza che devono fare i conti con un numero spropositato di soldati che andranno ad alloggiare, con missili, aerei e tutto il resto, nel centro cittadino?
Voi direte che , se normalmente faccio discorsi da bar, questo è un discorso “ancora più da bar del solito”. Perché metto troppa carne al fuoco e, in definitiva, appaio qualunquista (prevengo le critiche ;-)).
Ma in realtà volevo far riflettere sul “governo ostaggio delle sinistra radicale”: una formula di "Mistica del potere" per succhiare soldi alla piccola borghesia, inculando, e senza vasellina, i proletari.
Sostanzialmente, la classe dirigente si comporta con noi come se fossimo una colonia, la cui rovina politica non è preoccupazione di nessuno, e in cui la volontà popolare conta come contava quella degli atzechi quando sono arrivati gli spagnoli.
Noi non abbiamo una classe dirigente che ha a cuore il nostro denaro, il futuro dei servizi e dei nostri figli, dell’inserimento della nostra nazione, in un’etica di sviluppo equo, solidale e sostenibile.
Ma seguiamo l’imperioso ordine dei capitalisti: una ristretta oligarchia armata del pianeta che fa fare lo zerbino agli oligarchi nazionali e che vive come una guerra continua il confronto con la “gente che non conta un cazzo”. In altri termini, dietro le bugiarde affermazioni di Berlusconi e/o Prodi c’è sempre la frase del Marchese del Grillo “io so’ io e te non sei un cazzo”, implicita e parafrasata, in modo creativo ad ogni dichiarazione ufficiale e mistificata dalla propaganda.

6 commenti:

mario ha detto...

Più che qualunquista direi molto incazzata.
Un appunto sulla percentuale di vita dedicata al lavoro.
Età media 75 anni, vita lavorativa 35/40 è quasi il 50%.
La cosa che più mi delude è leggere tanti blog che trattano materie complesse come l'economia ed il welfare con una faciloneria ed una serie di inesattezze imbarazzanti.
Un saluto

Anonimo ha detto...

Sì, anche io ero rimasta vittima della disinformazione. Poi ho appreso e non riesco a comprendere verso quali lidi si vada in futuro...
Dovremmo spingere di più dalla base, ma la gente è egoista, basta che sistema i propri fgli e la propria famiglia se ne sbatti se ci sono ingiustizie, miseria e povertà

Barbara Tampieri ha detto...

Dici cose maledettamente vere. E ti leggo sempre più volentieri.

La nostra vita è svenduta al maledetto denaro. Leggete "Denaro, sterco del demonio" di Massimo Fini, è illuminante.

Anonimo ha detto...

...ed io che come tanti votai un referendum perchè il consumo delle droghe leggere non fosse penalizzato...carta da culo anche quella...i tempi attuali, alla fine, si possono giustamente sintetizzare con la tua frase:
"succhiare soldi alla piccola borghesia, inculando, e senza vasellina, i proletari"...ciaoo

Prof.Spalmalacqua ha detto...

Forse la nostra è solo incazzatura perché ci siamo illusi che qualcosa potesse veramente cambiare ma loro non cambiano.
Prof.Spalmalacqua

Rosso Lussemburgo ha detto...

OT: leggi la Fetenziade su
Rossoluxemblog!!!