"..Ma mi batterò perchè tu possa sempre avere il diritto di dirlo"
Prima di scrivere qualunque cosa, invito la gente a rileggersi la storia di Israele, non per dare dell’ignorante a destra e a manca, ma per liberamente giudicare se la libera espressione di opinioni, attraverso parole o attraverso simboli, sia da castrare.
Un bloggaro di Kilombo afferma che chi esibisce la bandiera israeliana deformata con la swastika, abbruttisce Kilombo, esibendo un simbolo “volgare, xenofobo ..e in definitiva un cazzata”.Essendo questo bloggaro pure candidato alla nuova redazione dell’aggregatore, egli propone che i bloggers, che esibiscono nel loro spazio simili turpitudini politiche, vengano inibiti dal pubblicare su Kilombo, fino alla rimozione della rappresentazione incriminata. Presumo che questa sia una delle sue linee elettorali.
Ora: io ho cominciato a scrivere su kilombo, nella presunzione che kilombo fosse uno spazio libero, a fronte di stampa e tv che invece sono schifosamente asservite. Fermo restando l’accettazione del regolamento, ho agito, dunque , di conseguenza.
Non ho la pretesa che quanto scrivo piaccia a tutti. Come del resto neppure quanto scrivono gli altri mi piace incondizionatamente.
Cio’ che apprezzo di Kilombo è proprio l’aggregatore di menti diverse che però possono esprimersi. La libertà che vi si realizza.
Ora: io ho notato che si sono moltiplicati i blog di idee filosioniste, in cui vi si afferma che Israele si difende, che è necessitato a fare quello che fa, che ne va di lui e della sua sopravvivenza.
Io sostengo una tesi non in linea con questa visione. La esprimo negli scritti e la esprimo esibendo nel mio blog una bandiera che dice che Israele è uno stato nazifascista. Sta in rete e chiunque la puo’ scaricare. Espongo poi una vignetta in cui Olmert sta come quel personaggio di Schindler’s list che spara sui concentrati. Sostengo che le modalità in cui si esprime la politica dello stato di Israele siano naziste. E’ volgare? Puo’ darsi. E’ razzista? No. E’ xenofobo. Neanche.
Ho citato Friedman, il rabbino austriaco che ha parlato al senato contro l’occupazione israeliana, sostenendo che essa è contraria all’essenza stessa dell’ebraismo. Un personaggio additato dai filosionisti come un traditore e un venduto, che ha rischiato di essere rapito, per venire in Italia a dire queste cose, che sono state poi ferocemente stigmatizzate dai suoi detrattori.
Se la linea editoriale di kilombo, quale che sarà, prenderà questo tipo di deliberazioni, personalmente, non ci scriverò neppure piu’ una riga ( echissene direte voi).Inviterò uno per uno i bloggari che la pensano come me, a fare altrettanto. Penso che, in una nazione come la nostra dove la censura raggiunge livelli rivoltanti , degni dei paesi dittatoriali del terzo mondo, in cui lavoratori vengono licenziati per aver parlato con la stampa e la stampa stessa omette completamente alcune notizie perché non piacciono ai potenti, i filosionisti possano accettare anche chi pensa e dice che Israele è uno stato fascista. Calcolando che il contrappeso mediatico a questa affermazione non è solo gente che si riferisce a informazionecorretta, Deborah fait , Pannella e compagnia cantante, ma che trova grancasse mediatiche in Giuliano Ferrara, Libero, Gad lerner, L’antipatico e altri personaggi che, quando parlano, hanno riscontri di decine di milioni di persone. In questo quadro, che su kilombo si stabilisca una simile autorità censorea, significa solo tagliarsi degli spazi di libertà che solo apparentemente erano affermati.
Poi, come sempre, fate voi.
Ps: io non mi ero interessata tanto a queste elezioni. Avevo pensato di votare per le donne perché “ho pregiudizi sessisti”. Ora non lo so. Di sicuro farò la cernita tra coloro che invocano un qualsivoglia tipo di censura, in nome di qualsivoglia motivo. E non li voterò.
7 commenti:
Non ingigantiamo più del dovuto un problema che comunque deve essere affrontato con molta delicatezza da parte di tutti.
Il candidato al quale ti riferisci ha legittimamente espresso la sua posizione, tu hai legittimamente espresso la tua contrarietà.
Kilombo sarà come il Collettivo lo vorrà, se ci richiamiamo a principi democratici, il minimo è avere fiducia in essi. ;-)
Penso che comunque questo episodio abbia destato Kilombo dal torpore ed abbia messo molta carne al fuoco... il mio auspicio è che ne venga fuori una allegra grigliata in compagnia. ;-)
Sei sempre una grande. Li becchi sempre con le manine sporche di merda. Hai fatto bene a segnalare questo aspetto delle elezioni di kilombo. altrimenti sarebbe passata in giudicato senza rumore.
ciao
ps: dalla foto mi sembri pure bona...
non lo accetto. anche se il discorso di svastiche di israele non mi piace(pur essendo incavolato nero per come si comporta israele), come dice il titolo, sono dalla tua parte per la libertà d'espressione(in questi casi è legittima).
Condivido quanto scrivi in questo post, anche se non mi piace quel logo.
Quello che invece non capisco è il logo che vedo nella tua barra di sx: inparlamento, gestito da un signore, tale Sir Percy, che definisce terroristi coloro che combattono la politica del governo israeliano. Ti consiglio la lettura dei suoi ultimi post su inpolitica.net.
E' molto più semplice di quel che sembra, e il filosionismo (!) non c'entra nulla.
Kilombo è uno spazio libero, ma non nel senso in cui ognuno fa quel cazzo che gli pare: quella non si chiama libertà. Quando hai richiesto di aggregare il tuo blog, ti è stato chiesto di leggere e riconoscerti nella Carta di Kilombo. E' la piattaforma sui cui ci riconosciamo: sono - in breve - le regole del gioco.
Quel banner infrange le regole perchè un simbolo religioso della religione ebraica trasformato in svastica nazista non è critica politica al governo Olmert, e mi sembra persino superfluo doverlo spiegare ad una persona che con somma modestia si definisce addirittura filosofa. Per dire, la vignetta con Olmert - per quanto certamente volgare - non è la stessa cosa: non la condivido, ma mai mi sognerei di metterla in discussione. La censura non c'entra niente, non buttiamola in caciara.
Se domani un kilombista pubblicasse un post in cui si dichiarasse di estrema destra, fascista o berlusconiano, credo saremmo d'accordo sul fatto che quel tipo di contenuto non c'entri nulla con il nostro aggregatore. Sarebbe censura? No, ed evitiamo di fare le vittime a tutti i costi. Sarebbe essere usciti dalle regole che si erano sottoscritte e che erano note a tutti al momento dell'iscrizione.
Credo che l'eliminazione di quel banner non tolga nulla alla forza delle vostre idee e alla vostra critica (anzi, semmai il contrario), e credo invece che l'eventuale estromissione dei vostri blog da Kilombo toglierebbe una importante voce all'interno dell'aggregatore. E' necessario solo un po' di buon senso.
Detto questo, non ho intenzione di tentare di convincere nessuno. Ho scritto quel che ho scritto in funzione della chiarezza e dell'onestà che dovrebbero avere tutti i candidati esplicitando il loro pensiero a proposito di Kilombo.
xeklektikos
speriamo. Magnare la carne alla brace mi rende contenta (anche se preferisco il branzino alla brace, potendo scegliere...;-)
xanonimo 1
grazie. I complimenti mi imbarazzano. sono molto timida.Ma se qualcuno ha le mani sporche di merda di solito gli dico di lavarsele.
x rigitan.bn. apprezzo la solidarietà, almeno su un principio generalissimo, e proprio per questo, a mio avviso basilare.
x anonimo 2 percy non è l'unico a scrivere che i palestinesi sono terroristi. Il web è pieno di sa gente. Però mi ha scritto lui, pubblica le cacate che scrivo anche se pensa diversamente e, soprattutto, non tira fuori motivi per farmi cambiare la pagina del mio blog.
x F. Ah ma va? La bandiera degli israelonazisti ha anche un significato religioso? Ma quanti significati religiosi hanno...Cmq la mia risposta è che c'è scritto STATE stato. E' evidente che, pur nell'ambiguità del simbolo, io lo riferisca al suo significato politico, altrimenti comparirebbe la parola God, o Priest o Rabbi. Poi: perchè immodesta a definirmi filosofa?Perchè dico vaffanculo? Innanzitutto questo titolo mi è riconosciuto dallo stato, in secundum: magari sono una filosofa da bar (non ne hai mai conosciuti?) o da convegno pre-supermercato. Fai te. Però sono filosofa. Sull'altra storia se un domani mi arriva una mail da kilombo che mi dice: togli il simbolo, io rompo ogni rapporto con kilombo. Il buon senso è un concetto relativo. La libertà di opinione no.
Ti ringrazio per il supporto datomi in questa vicenza, ho pubblicato il post, dagli un'occhiata..
Grazie, militanteautonomo.
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