giovedì, novembre 30, 2006

La sinistra del "gregge"

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Per me il maggioritario è davvero uno strumento antidemocratico e inutile.
Introdotto dal Mariotto Segni col pretesto che sarebbe dovuto servire a “modificare le istituzioni nel senso di una maggiore stabilità dei governi” in realtà si è dimostrato e si sta dimostrando, uno strumento di dittatura della maggioranza, laddove la maggioranza ,in Italia, è ancora , come 40 anni fa, asservita ad interessi legati ad ideologie di stampo clericale, per quanto riguarda il fronte interno e statunitensi, sul fronte esterno.
Prendiamo il caso di Deaglio. Una vicenda che non ci sarebbe dovuta essere. Semplicemente perché, dopo le elezioni, il capo, non di un partito, ma di una coalizione, un uscente presidente del consiglio, ha denunciato pubblicamente brogli (“tanti brogli” disse “il risultato DEVE cambiare”)
In una democrazia, a mio avviso, di brogli non se ne dovrebbe neppure parlare. Se ne parla un presidente del consiglio, la magistratura avrebbe il dovere di intervenire , nell’immediato, dando così modo di fugare ogni dubbio. Invece quando ne parlò Berlusconi non se ne fece nulla. Alla fine egli accettò, ob torto collo, quei risultati, la coalizione vinse di misura rendendola così ricattabile, in ogni momento, sia dalla maggioranza interna, che dall’opposizione.
Ergo: il principio maggioritario dell’elezione, che prevede l’unità in grandi coalizioni, non serve più a stabilire principi di rispetto delle linee di ciascun gruppo. Non serve a dare stabilità al governo, a meno che esso (come fa) non si appecori alla volontà del gruppo di maggioranza (magari “trasversale) e non dà margini di contrattazioni per i partiti più piccoli, che stanno in silenzio, facendosi criticare e perdendo gradualmente voti nel proprio elettorato.
Il sistema proporzionale dava piu’ spazio al trasformismo, in politica, però era maggiormente rispondente al principio democratico per cui si deve venire a patti anche coi partiti piu’ piccoli, non solo con uomini legati alle grandi lobbies finanziarie e ai colossi economici connessi ad interessi esteri, come stanno facendo ora, sacrificando del tutto gli interessi populistici.
Oggi si parla di coalizioni di destra e di sinistra, ma in realtà ci siamo americanizzati anche in questo. Non c’è molta differenza tra la destra e la sinistra. Sono due grandi coalizioni di centro destra entrambe, laddove i gruppi di sinistra estrema fanno a gara a sputtanare (anche legittimamente peraltro) Bertinotti e Diliberto, che , più vengono criticati, più si devono “moderare” perché le loro prese di posizione sono tanto piu’ iperresponsabizzate, in quanto la “sinistra” visto come sono andate le elezioni, sta sul filo di lana.
Ora: Deaglio ha fatto scoppiare la bomba del dubbio. Magari è una bufala; se lo è, tra l’altro, ci fa una figura di merda, visto le posizioni che ha preso sull’11 settembre. Però si è beccato la denuncia che avrebbe dovuto prendersi Berlusconi per le stesse ipotesi che, spacciate subito doo elezioni sono ben piu’ perniciose, per l’ordine pubblico di quanto non lo siano quelle di Deaglio oggi.
Quello che mi meraviglia, che mi sconcerta, come sempre, è il rumoroso silenzio della sinistra, su questi fatti. Un ospite del mio blog mi scrive che, anche nei luoghi dove c’è stato il voto elettronico, le cose si sono svolte tramite cartaceo: gli informatici scrivevano solo su un database i risultati scritti sui registri e controllavano la corrispondenza reciproca.
Quindi, perché la sinistra non le dice, queste cose? Perché non spiega come sono avvenute le votazioni, cosiddette elettroniche e a che scopo servivano i database? Che funzione hanno avuto?
Una trasmissione televisiva di 20 minuti basterebbe ad acquietare ogni dubbio di avere un governo eletto con un “colpo di stato” .
Però silenzio. L’unione fa silenzio. E in compenso riaccende, in una circostanza come questa (perché una democrazia brogliata non è una democrazia), il dibattito sulle droghe leggere. I 50 tra deputati e senatori dell’Unione, si fanno promotori di una bella iniziativa “trasversale”: rimettere in galera chi si fa gli spinelli, modificando la legge di Livia Turco. Questo, detto per inciso, dopo che tra le prime iniziative legislative di questo governo c’è stato un indulto che ha rimesso in libertà migliaia di spacciatori, stupratori, rapinatori e omicidi.
Ma ormai noi italiani abbiamo fatto del calcio il vero sensus vitae. E della contraddizione il modus pensandi. In piazza ci scendiamo solo se ce lo dicono i sindacalisti che han fatto carriera e ci andiamo pure poco convinti.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Che il maggioritario sia uno schifo io l'ho sempre pensato anche in tempi non sospetti... che gli italiani siano dei pecoroni anche... Sappiamo lamentarci ma poi al momento clou tutti si tirano indietro per paura di perdere gli spiccioli dei privilegi. In piazza si dovrebbe andare ma non per i motivi per cui ci va la cdl, inoltre gli italiani non sono mai stati capaci di opporsi ai governi. MAI. Questo è un dato storico! (non siamo francesi)

Anonimo ha detto...

una precisazione: a queste ultime elezioni c è stato il proporzionale...comunque il vero centrodestra è quello dell'unione, nella casa delle libertà almeno il 90% sono delinquenti. nell'unione almeno il 10%...

unonessuno ha detto...

Assurda, folle e surreale l'accusa di turbativa fatta a Deaglio. Si può essere turbati più da un giornalista che fa un'inchiesta che da un leader politico che parla poche ore dopo delle elezioni e dice «Tanti brogli, il risultato deve cambiare» ??
Sulla corsa al centro dei due poli poi, se vieni sul mio blog, ho postato una cosa di Odifreddi che usa una bella metafora per spiegare il meccanismo.
Come ti ho scritto anche in un commento sulla storia della censura da Kilombo, hai un bellissimo blog, complimenti