venerdì, giugno 29, 2007

Songs from the wood




Avevo 16 anni quando uscì questo disco dei Jethro Tull, che all'inizio mi sembrava una nenia ispirata alla tradizione musicale inglese, di quelle canzoni che si sentono quando fanno i film sui college inglesi, presente?
Invece quando Jan Anderson prende in mano il flauto traverso, il brano esplicita tutta la sua forza rock, spara fuori l'incazzatura intrinseca e fa volare chi ascolta.
Ho avuto la fortuna di vedere i Jethro a Genova nel 1983. Ancora ricordo quel concerto come uno dei piu' belli della mia vita. Tuttora il sound dei Jethro Tull conserva il suo smalto e non risulta demode e obsoleto come per esempio certe suit dei genesis. I Jethro gettano un ponte tra il passato e il presente. Ed è bello pensare che su quel ponte si possa camminare ancora oggi.
ciao.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Domani sera sono qui a Viareggio, anche se stavolta salto. In passato li ho visti gia' due volte, entrmabe grandi.

Anonimo ha detto...

Mi fai ritornare indietro nel tempo con Jan Anderson, ai bei ricordi di gioventù... grazie.
Avevo 18 anni quando nel '72 andai a Roma a sentire il mio primo concerto, i Jethro Tull insieme ai Van Der Graaf Generator, dovrei avere ancora da qualche parte il biglietto originario. Era uscito da poco Aqualung ricordo. E l'unico programma dove sentire buona musica era "Per voi giovani" il pomeriggio alla radio con la sigla dei Traffic che ormai non sento più da decenni.
Altri tempi, altre mentalità, noi capelloni scappavamo in autostop da casa per un concerto o perchè papà faceva il padre-padrone... oggi gli adolescenti stanno a pz. del Duomo a Milano con MTV a disperarsi per gli Zero Assoluto... o a beccarsi le legnate dei fascisti.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/06_Giugno/29/roma_concerto_aggressione.shtml

Anonimo ha detto...

Vaccaboia Cloro, mi è venuto un doppio coccolone appena ho visto l'immagine di Songs From The Wood sul tuo blog, uno perchè sono la mia band preferita (anche se sono nato nel 79), 2 è che stasera suonano in provoncia di Pordenone e non posso andarci!
Una cosa è certa, Ian ha perso la voce (l'ho sentito nel 2001 e 2004), ma quando prende il flauto è sempre un dio!
Ciao
adanos

Anonimo ha detto...

cara Cloro, abbiamo molti pioaceri musicali in comune...
solo che tu hai avuto la fortuna di vederne anche qualcuno...sigh!
a presto Cloro
orso

Anonimo ha detto...

Francesco (maglia grigia con la F):

Io sono stato ieri sera ad Azzano Decimo (PN) da tempo speravo tornassero da queste parti.

Tutto bene per un ora e mezza circa, poi è iniziato a piovere a dirotto fino a che d'improvviso è saltato tutto!
E finita lì.

Peccato...mancava ancora locomotive breath o almeno una mezzoretta sicura.

Concordo sul fatto che Ian abbia perso molta voce e usa questo modo un po' altalenante e sforzato di cantare che non rende merito alle sue canzoni. Comunque col flauto è il migliore!

Dobbiamo ringraziare la ragazza bionda di Brescia che ha trovato il cartone dove ci siamo riparati per venti minuti. Anzi, casomai passasse di qua, io sono quello con la maglietta con la F stampata :P

F

Anonimo ha detto...

Francesco (maglia grigia con la F):

Dimenticavo il link ;)

F

mario ha detto...

Ah il passato!
Avevo i capelli l'esKimo e la sciarpetta rossa intorno al collo.
E guardavo il mondo.
Ciao
Mario

unonessuno ha detto...

Io ascoltavo i dischi di vinile di mio padre e lui si incazzava come un matto perchè glieli incasinavo tutti.I Jethro Tull mi piacevano molto.. Io e il vecchio non siamo mai andati daccordo praticamente su nulla ma di musica ci ha sempre capito..

Anonimo ha detto...

Non so se hai "Bursting Out", tutta la loro produzione migliore dal vivo. Meglio che in studio. Se non lo hai e vista la tua passione per i Jethro, fai lavorare eMule ;)

Associazione ImperiaParla! ha detto...

C'ero anch'io al Palasport, ma è stato più fortunato hendrix che li ha visti nel 72.
Mi sa che il rock e qualcosa di sinistra in comune ce l'abbiamo tu ed io, a giudicare dalle ultime cose che hai postato ;-)

Cloroalclero ha detto...

Ce l'ho live bursting out. Come no? Mi piacciono tutti i dischi dei Jethro. Ma quello che preferisco è aqualung. Ancora adesso quando sento my god mi viene la pelle d'oca.