giovedì, giugno 21, 2007

Quando il papa era re



"Ehhhh, signora Pina, gli spettacoli non sono più quelli di una volta..Il cinema poi.."
Personalmente ritengo questo "luogo comune" fondato nella mia esperienza. Per esempio: raramente mi capita di vedere un bel film che mi soddisfa. Esco dal cinema come da una nottata di sesso piu' o meno deludente, provando sensazioni che vanno dall' insoddisfazione alla noia mortale.

In questo quadro, vorrei segnalare un film che sicuramente avete visto tutti, in nome del papa re.
Una storia verosimile ambientata nel 1867 nella Roma (ancora per poco) papalina.
Un alto prelato (Nino Manfredi) tenta di salvare la vita ad un ragazzo patriota, condannato a morte da Pio IX come sovversivo, poco dopo aver appreso della sua esistenza per una deroga al voto di castità fatto 20 anni prima.
Vale la pena. Se non l'avete ancra visto, provvedete...

La figura di Pio IX è divenuta famosa per le condanne a morte che ha distribuito in giro fino all'ultimo, quando il vaticano è stato conquistato dai savoia con la breccia di porta pia, nel 1870.

Oggi il vaticano, non solo difende Pio IX, producendo documenti discutibili sul fatto che "non era lui, era il popolo che glielo chiedeva"(di giustiziare la gente), ma lo vorrebbe addirittura proclamare santo.
Pio IX: un papa che nel suo regno, applicava la pena di morte, per tenere l'ordine pubblico in una penisola assediata dagli eserciti del regno di sardegna. Condanne che pagavano la sua incapacità di rassegnazione.

In questo senso in nome del papa re, incrina la storia monumentale sul vaticano e sulla figura del papa, che, una volta era "bbuono" (come il cinema) e lo configura come un centro di potere senza alcuna distinzione con altri centri ben piu' famosi per la loro crudeltà.
Quel film, oltre ad essere godibile e magistralmente interpretato, fa cultura, predisponendo al senso critico contro le stronzate mediatiche.

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