venerdì, maggio 04, 2007

"In the name of love"



Come dice Elio: l’amore supera gli odi razziali, politici e calcistici…Vince tutte le battaglie, e, aggiungo i conflitti, uno in particolare, quello "di interessi" che vedrebbe coinvolto Berlusca come uomo politico e padrone del media privato più "nazionale" d'Italia: mediaset.

Ne è prova l’affermazione di Prodi che finalmente, dice, vuole risolvere il conflitto di interessi. Come? E come al solito, con un metodo “americano”: il “Blind Trust” letteralmente: affidamento alla cieca.
Per i più ignoranti (come me, che me lo son cercato) cito Wikipedia:

Un blind trust è una forma di trust costituita allo scopo di separare completamente un soggetto dal proprio patrimonio, al fine di evitare alcune forme di conflitto di interessi.
Tecnicamente si tratta di un affidamento fiduciario (trust) nel quale il titolare (settlor) conferisce il proprio patrimonio a un consiglio direttivo (trustee) che lo amministra per suo conto, scegliendo nella più completa libertà le forme di investimento più opportune, senza obbligo (anzi: con espresso divieto) di rendiconto, e ciò fino alla scadenza di un termine o al verificarsi di una condizione (es: la cessazione da una carica).


E fin qui (strano ma)mi sembra(va) una buona cosa…
Prosegue Wikipedia:

Tipicamente il blind trust viene costituito da soggetti che accedono a cariche pubbliche di altissima rilevanza, al fine di assicurare che le decisioni da essi prese nell'interesse pubblico non possano essere influenzate dal proprio interesse personale.

Giusto. Prosegue:

Il blind trust è lo strumento più idoneo a raggiungere tale scopo, in quanto il costituente non ha idea di quali siano i settori economici nei quali è investito il proprio patrimonio, e pertanto non è in grado di favorirli nel proprio agire.

Bellalì. Vuoi vedere che questo presidente del consiglio farlokko si è deciso? L'ombra di ottimismo&speranza fa capolino per una frazione di secondo a mò di brivido lungo la schiena.
Però poi aggiunge:

Il blind trust serve quindi ad impedire che il proprietario favorisca le proprie aziende, ma non serve invece ad impedire che le aziende favoriscano il loro proprietario,

Ah!
Prosegue:

come nel caso dei mass media; col blind trust infatti il proprietario non è più a conoscenza dell'amministrazione delle sue proprietà, mentre il personale delle sue aziende continua ad avere piena conoscenza del proprietario.

Capito? Piena conoscenza
Stando così le cose, la realtà si re-impone con prepotenza alla visione del mondo.

Non c'è alcun dubbio che quest’iniziativa rispecchierà il solito intento, da parte di Prodi, di spacciare stronzate mediatiche, cioè: far vedere che lui sì che te lo risolve in conflitto di interessi, perché ha il potere di farlo e lo farà, ma in realtà non lo farà, perché Berlusconi, finchè non molla l’attività politica (si fa per dire) è vero che non saprà come verranno amministrati i capitali di mediaset, ma gli amministratori di mediaset che saranno nominati, sapranno sì dove investirli i capitali, esattamente dove vorrebbe Berlusconi.

E quindi, quando Prodi dice che "con il blind trust non ci s’impoverisce come San Francesco" (il riferimento filoclericale non poteva mancare) vuol far vedere che la sua sarà “tolleranza zero” con il conflitto di interessi. Invece sarà il solito inciucio doppiogiochista. Probabilmente è in vista della costituzione del Partito democratico che ci sta prendendo per il culo.

La cosa significativa, cmq, è che ci sta prendendo per il culo. Spero con questo post di aver contribuito a far passare il messaggio.

se avete letto fin qui, consolatevi con U2 "in the name of love" live 1984

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Cloro,
O se preferisci: ipocrisia liberale.
Ariciao,
Carlo

Anonimo ha detto...

Premetto che il "conflitto di interessi" è tema che ho sempre ritenuto specchietto per le allodole elettorale e francamente non è tema che mi fa perdere il sonno.

Detto ciò.
Aldilà dei titoli dei tiggì o delle reazioni davanti ai microfoni, chi sta seguendo davvero la vicenda dell'iter sul conflitto di nteressi ha già capito che ben poco verrà approvato, se verrà approvato qualcosa (molti emendamenti della stessa maggioranza eliminati, astensione e non voto contrario della CDL in commissione, stralcio dell'ineleggibilità..).

D'altra parte molte cose fanno pensare ad una fase simile ai tempi della bicamerale.

Anche lì, in campagna elettorale..berlusconi male assoluto.

poi, bicamerale e 5 anni nei quali se davvero si fosse realmente considerato ciò un problema c'eran numeri e tempi per risolverlo.
(come altri).


Prima o poi probabilmente una legge sul conflitto di interessi verrà anche fatta, ma berlusconi non sarà nemmeno più un problema.

Personalmente poi non sono così ingenuo da pereferire che le tv le abbia un padrone o l'altro (fossero anche i partiti) o che leggi di questo tipo elimino l'egemonia dei poteri forti sulla politica.

Anonimo ha detto...

intanto grazie per l'informazione Cloro...ma non capisco una cosa...
vorrebbe dire che in un ipotetico e futuro governo berluskazzo, con questa nuova legge, il governo non potrebbe legiferare su materie dove ci sono gli interessi dell'azienda? in tutti i campi? e stanno freschi...
quell'individuo (ma anche tutti gli altri ;-)) è proprio inconciliabile....
saluti libertari Cloro
orso

Anonimo ha detto...

Orso....
No, ovviamente non è così.Anzi, è il contrario.
Cioè...in linea del utto teorica, eh, proprio non conoscendo come viene investito il mio patrimonio e quali scelte strategiche stia prendendo chi lo gestisce , sarei "svincolato" dall'ottenere interessi personali perchè l'attività di governo non può (non dovrebbe) esser infuenzata dai miei interessi privati.
Io berlusconi affido a te il mio patrimonio. Non so che scelte fai tu e dove investi i miei soldi, quindi io non potrei legiferare ingerendo volutamente nei settori dove investi tu.
Poi chiaro che il governo può emettere dei provvedimenti in tutti i settori che vuole, solo che in teoria non saprebbe come trarne vantaggio.
Mi spiego?

Anonimo ha detto...

i soliti preliminari
petting
e poi
borda
nel culo
guardar pomiciare d'alema non c'ha insegnato nulla

Barbara Tampieri ha detto...

A questo punto, se deve essere anal sex, che se ne incarichi il Siffredi.

Anonimo ha detto...

intanto grazie della risposta, multitudini...
ma sempre in linea teorica e non conoscendo bene la materia...
io berluscono affido ad altri il mio patrimonio sicuro che faranno i miei interessi, io legislatore posso legiferare in quei campi continuando al tempo stesso a sapere i settori che altri gestiscono per me...
non so, ripeto, forse è l'ignoranza, ma a me sembra ancora tutto da risolvere...
comunque ancora grazie e ciaoo
orso

Anonimo ha detto...

@orso
è che il blind trust in linea di principio può esser sensato nel caso di un patrimonio che consiste solo in pacchetti azionari.
Chi ha in gestione il mio patrimonio ha il diritto dovere di gestire bene il patromonio dacendomi trarre un vantaggio, però trattandosi solo di soldi investiti non si sa dove, io governando non posso legiferare in modo interessato.

Se si parla di economia reale, è invece ben diverso.
Poi c'è ciò che dice la padrona di casa del blog: io giornalista di mediaset, so chi è il mio proprieario....

Zorba il Greco ha detto...

U2? No grazie! :)
Cito dal Vernacoliere di questo mese: "Tre turni all'italiana - ar primo turno mangera' 'r governo, ar seòndo l'opposizione, e ar terzo rimangeranno tutteddue assieme! E per digeri', limoncello a tutti!"