giovedì, marzo 29, 2007

La chiesa difende il “white power” (parte prima)?


Altrove avevo stigmatizzato la scarsa preoccupazione della chiesa cattolica per i problemi del mondo, attribuendo alla sua ignoranza la grande forza con cui, invece, essa si schiera contro cose come la musica rock.

Oggi penso di aver cambiato idea. Cio’ perché assisto ad un’istituzione che sta mettendo in campo tutte le sue forze per difendere la “famiglia normale” contro i “pericoli” e “gli attacchi” che pervengono da quelle forze progressiste che chiedono i diritti per le coppie di fatto.

Noto come i messaggi episcopali siano spaventosamente amplificati dai mass media, dimostrando a tutto campo il potere che il vaticano possiede e che usa, con successo, per influenzare la vita politica e, soprattutto, personale degli italiani. Un vero “potere in atto” con la sua forza mediatica, partitica, clientelare. Con la potenzialità di abbattere il governo decisamente superiore a quella innescata dalla missione a Kabul, dove ci son di mezzo un miliardo di euro (per incominciare) e la vita dei soldati italiani dislocati, tra le tante fregnacce mediatiche, nelle zone di guerra.

Per cui, volendo tradurre in un’ermeneutica comprensibile, senza voler tirar fuori la storia passata, l’antropologia tomistica e l’archeologia del sapere, mi son messa ad ascoltare i messaggi del web, senza pregiudizi. Per vedere se riuscivo in un’interpretazione plausibile di cio’ che mi pare, oggettivamente, una battaglia eccessiva per l’istituzione ecclesiastica, che ha già perso il referendum sull’aborto e quello sul divorzio.

Diciamo che oggi i tempi sarebbero favorevoli affinché la legge sull’aborto venisse modificata. In un momento storico di liberalcapitalismo globalizzato e imperialistico, in cui ai ceti deboli vengono tolti i diritti più elementari della sanità e della scuola e in cui vigono leggi, come la Biagi, che istituzionalizza il caporalato, in effetti i tempi sembrerebbero maturi anche per obbligare ad una marcia indietro sulla 194.

Mi sono fatta un giro sui siti cattolici. Moige e genitori cattolici. Su altri siti , come quello sui cavalieri templari, che potrebbero suscitare interesse nella gioventù figlia del “signore degli anelli” .
Ovunque ho trovato riferimenti alla “tutela della famiglia tradizionale”, corredate da un’iconografia fatta rigorosamente di ritratti di “famiglie bianche”. Quelle alla mulino bianco, per intenderci. Interni ed esterni di famiglia che mostrano una normalità sorridente e beata, simbolo e scudo di quella eterosessualità consacrata che viene così strenuamente difesa da ruini, ratzinger bagnasco und so weiter.

Poi sono andata sul sito di forza nuova.
Premetto che non ho particolari pregiudiziali antifasciste. Nel senso che non considero forza nuova piu’ “fascista” (volendo usare quest’aggettivo come sinonimo di “male”) di casini, fini, pera e finanche d’alema. La demonizzazione del neofascismo giovanile non mi riguarda, anzi, la considero un argomento strumentale a chi, come Pisanu o Castelli, vorrebbe giustificare le guerre di oggi (razziste e imperialiste), come una lotta al “male assoluto” che negli anni 30 era incarnato dal perfido baffetto e che oggi trova la sua continuità nel terrorismo che ha espresso la sua crudeltà inarrivabile nell’attentato alle torri gemelle.

Tra i mantra perversi spacciati dai media vi è quello per cui l'imperialterrorismo di oggi sia la stessa guerra che gli americani fecero alla crudeltà di Hitler. Guerra giusta. E, essendo in gioco anche l'elemento religioso, anche guerra santa.

I giovani di forza nuova li considero solamente ragazzotti periferici ignorantelli e incazzati che hanno abbracciato il fantasma di un’ideologia sulla cui storia non hanno le idee chiare. Un “male” non peggiore di tanti altri mali che pervadono il nostro mondo presente.

Premesso cio’ comunque, ho osservato che il sito di forza nuova riporta tra i leitmotiv della sua home page la “difesa della famiglia” e la “condanna dello sterminio abortista”.
Cio’ accompagnato dal “canto della vittoria” perché dei forzanovisti toscani sono riusciti a far pressioni per sgomberare un campo di zingari.
Oltre a cio’osserviamo i molteplici appelli contro l’invasione islamica “ a difesa dell’italianità” e le proteste che essi fanno affinché l’immigrazione in italia sia bloccata.

Vi si illustra, anche con fotografie il corteo che ha orgogliosamente popolato le strade di roma contro i pacs,


e vi si ritraggono foto di persone in atteggiamento che vorrebbe far intendere “omosessuale” con la didascalia sotto : “vedete una famiglia…?”.


Insomma: i contenuti espressi da quel sito sono in buona sostanza e per una grossa percentuale analoghi a quelli che potete trovare sul sito dei genitori cattolici e dei templari.

Le icone che accompagnano tutti questi siti e questi messaggi sono tipo quelle della “famiglia normale” bianca, sorridente, realizzata, “minacciata” dalle famiglie di fatto e dai dico.

Il sito dei genitori cattolici, sulla pagina "pericoli"
afferma testualmente:
Purtroppo l'attuale predicazione sociologica, che risente degli influssi dell'eresia comunista (penetrata anche in certi settori della Chiesa) e delle "moderne teorie del mondo", non solo ha abbandonato tale catechesi ma deride anche, fatte salve le solite eccezioni, quanti rammentano le verità bibliche. Gli ultimi avvenimenti meteorologici che hanno coinvolto anche l'Italia del "gay pride", della pedofilia, del satanismo, degli aborti, della caduta dei valori, del permissivismo, dell'invasione islamica indiscriminata, della delinquenza minorile, degli spinelli, delle sfilate blasfeme, delle persistenti immagini erotiche e/ o violente propugnate in tutte le ore ecc., anziché risvegliare l'appello dei cristiani ad un cammino di conversione (raccomandato dalla Madonna a Lourdes, Fatima e Medjugorje), hanno provocato la solita rincorsa alle spiegazioni socio-scientifico-naturali! Purtroppo!

Ora, volendo procedere sillogisticamente: se forza nuova è (com'è) razzista e propugna contenuti analoghi a siti di provata fede cattolica, non è che per caso è il razzismo il tema che sottende alla guerra ai pacs, ai dico e alla regolamentazione delle coppie di fatto?

Non possiamo ravvisare, dunque, una forma di razzismo nella preoccupazione tutta cattolica di esortare le famiglie "normali" a praticare sesso senza contraccettivi, rinunciando all'aborto, preferendo a questo l'adozione attuata da altre famiglie cristiane?

Su questa meditazione tornerò in seguito.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

La chiesa razzista lo è di sicuro e pure discriminante (o con me o contro di me). Sono rimasta di stucco nell'apprendere che il mio capo (regolarmente divorziato) in teoria non può entrare in chiesa (non che gli importi molto, saranno venti anni che non ci mette piede). Ma il fatto più eclatante e che dimostra quanto siano razzisti lo apprendo sempre dal mio capo il quale racconta che una delle prime cose che ha imparato nei suoi innumerevoli viaggi in Africa è che i missionari, che dovrebbero essere teoricamente al riparo da queste accuse, sono in realtà estremamente razzisti, che spesso parlano con disgusto dei "negri" e che hanno stuole di servitori al loro servizio nelle loro missioni le quali assomigliano più a ville che a piccole missioncine come ci vengono descritte dalle pubblicità della chiesa. Questo solo per dire che se definisci la chiesa razzista fai peccato ma ci azzecchi.

Anonimo ha detto...

in questi giorni, come hai ricordato, stiamo assistendo ad una presenza molto forte della chiesa nelle sue varie "vesti" in tutti i mezzi di disinformazione di massa...non se ne può più....
ma mi dico, perchè cazzo non s'è scelta la strada del referendum? forse era troppo conflittuale? secondo me con il referendum, proprio come per l'aborto ed il divorzio, la chiesa perderebbe.
ciao Cloro
saluti libertari
orso

Anonimo ha detto...

Quasi..."stancamente", mi ritrovo a sottoscrivere questo post.

Solo sul finale forse la mia analisi diverge un poco (sempre che abbia capito ciò che vuoi dire).

Il razzismo secondo me non è che sottenda a questa "guerra" di cui parli, ma ne fa senz'altro parte, al pari di altri elementi che, insieme, costiuiscono un "ordine di discorso".

Come dire..vi si connette, ma non sottende necessariamente, anche perchè esistono aree culturali altrettanto ferocemente schierate contro aborto, p.m.a. e diritti delle coppie gay ma assolutamente distanti da una impostazione propriamente "razzista".

(Bobba, senatore ex presidente ACLI, è assolutamente reazionario e clericale, ma non razzista, per esempio)

Poi magari mi spiego meglio, però riducendo tutto al razzismo si rischia, come analisi, di esser speculari all'impostazione di Pera (ci feci un post su un mese o due fa) che mischia in un unico calderone vertenza sui PACS, pacifismo, eccetera, delineando, a suo dire, un organico disegno (senti che roba) filogay-comunista-filoislamico, cosa che è ovviamente un delirio.

Vero sicuramente è che in buona parte delle realtà che fanno certi discorsi sull'"etica", o sulla "vita", vi sia anche l'elemento razzista, ma è scontato che sia così, non c'è certo da stupirsi:
presentandosi come "tradizionalisti", è naturale delirino sulla preservazione della "tradizione" nel suo complesso, a partire dall'identità che si riscontra negli usi e costumi per arrivare all'identità etnico/culturale, considerando l'identità "occidentale" presieduta da insieme organico ed ideale minacciato,uno "spirito", che è, a vario titolo, dai "nostri" temi minacciato.

scusa la lunghezza!

Anonimo ha detto...

p.s. con stancamente intendo dire che è....frustrante a volte darsi ragione tra quattro scemi assolutamente...sconfitti quotidianamente dal proceder delle cose!

Cloroalclero ha detto...

E' vero che non tutti cattolici sono razzisti, ed è vero che la chiesa non è sempre stata razzista. Ma oggi mi pare abbia abbracciato proprio questa soluzione, come antidoto alla sovrappopolazione e al pluralismo etnico e religioso.

O almeno: i segnali sono quelli...
Ciauzz

Anonimo ha detto...

mah, guardati sta robina va

http://www.questononeunsito.it/pacs

Anonimo ha detto...

Ciao cloro.
Cloro come quello che dovrebbe bruciare nelle gole ecclesiastiche che continuano a starnazzare dappertutto. Io continuo a a pensare che il pastore tedesco, sia un pericoloso reazionario, adesso sta per tornare anche la messa in latino pare. Un abbraccio fraterno.

Anonimo ha detto...

grandioso post Cloro, soprattutto perchè hai evitato di scagliarti impulsivamente (come avrei fatto io) ma hai argomentato tutto con grandissimo rigore ed oggettività. Pur rischiando di scandalizzare i benpensanti, per me non c'è grossa differenza tra gli estremisti di forza nuova ed i moralisti servi della Chiesa... intolleranti, razzisti ed istigatori alla violenza e all'odio verso il diverso..
un abbraccio

Anonimo ha detto...

Io conosco persone meravigliose che credono e persone meravigliose che non credono. Non conosco persone meravigliose che sanno solo accusare e che non hanno mai vissuto ciò che denigrano.
Ci sono blog che attaccano i cristiani xchè predicano l'accoglienza. Ci sono blog che li considerano razzisti.
Ci sono blog che considerano i cristiani incapaci di combattere, altri che li considerano violenti.
I cristiani sono persone, che a volte sbagliano come tutti. Se potessero essere perfetti, forse il mondo sarebbe già terminato xchè il Regno dei Cieli sarebbe già sulla terra.

E se la messa tornasse in latino, cosa cambierebbe? Non posso dire che mi piacerebbe, anzi, ho studiato latino oramai troppi anni fa, per me sarebbe un problema. Ma.
Elisa non credere solo al tuo capo, cerca le tue risposte. Un uomo sposato e divorziato può benissimo andare in Chiesa e partecipare alla Messa. Non può ( ma Dio non ha fulminato nessuno fino ad ora ) ricevere il sacramento della comunione. Questo perchè scegliendo LIBERAMENTE di sposarsi in Chiesa, ha giurato di restare fedele sempre, fino alla morte, a sua moglie. Ha giurato davanti a Dio e agli uomini, e sapeva cosa stava facendo.
Ci sono missioni dove i sacerdoti muoiono per difendere la loro chiesa e la loro fede. Ci sono missionari che condividono ogni difficoltà con la gente e nessuno li ha obbligati a lasciare tutto e partire.

Credere di essere sempre nel giusto è un errore. Concedetemi di pensare che però a volte ho ragione, anch'io che Credo.