domenica, marzo 11, 2007

Il Crepuscolo Degli Idoli



Stamattina parlerò ancora di Franca Rame. Perchè questa è una questione che non va a toccare solo la fattispecie del voto su Kabul, ma il "come" noi italiani intendiamo il potere e l'insieme dei rapporti che ci vincolano ad esso.

Queste ragioni sono intrinseche al fatto che il "pericolo Berlusconi" sia ancora in agguato. Non è la caduta di Prodi sull'Afghanistan che può farlo tornare, ma l'atteggiamento di bieco servilismo che ci caratterizza, quando abbiamo a che fare con qualcuno che, dal punto di vista dei "valori" correnti, è "importante".

Franca Rame è importante per i valori che ha incarnato, da sempre, nella sua storia.
Ma il passato ha generato un presente. Ed è il presente che è vincolante in quanto alle decisioni che andiamo a prendere per scandire il tempo della nostra vita. Tutt'al più, a posteriori si puo' fare un'analisi psicologica delle motivazioni che han determinato una decisione, ma la decisione è, come dicevano Nietzsche e Heidegger, il momento "vivo": quello in cui ci rispecchiamo, come identità, nell' attimo che stiamo vivendo. Disconoscere, o giustificare a priori, una decisione, perchè si sa che è una decisione del cazzo, significa disconoscere se stessi.

Franca Rame, sul suo blog, ha posto la questione, corredata da un sondaggio, se ella dovesse, rispetto all'Afghanistan, votare sì e dimettersi o votare sì e restare.
Naturalmente, non c'erano opzioni che prevedessero una scelta diversa dal votare sì. Quello era fuori discussione.

Le risposte nel suo blog, parevano piu' elogi delle fans di Britney Spears alla star, che critiche costruttive al suo operato politico.
Si andava da "sappiamo che prenderai la decisione migliore" a "resta ti prego, ormai ci sei rimasta solo tu" (?).

Un intelligente blogger, Moltitudini, le ha rivolto la seguente osservazione:


dimissioni?
faccia quel che crede.

se vota si...che si dimetta o no mi importa poco: sicuramente, votando SI, dovrebbe vergognarsi.

Troppo facile poi, in un eventuale futura guerra, sorretta da altro governo, fare i pacifisti senza se e senza ma solo perchè all'opposizione...e "urlare" No a qualcosa a cui, per ragioni di fideistica lealtà, si voterà Si la legislatura successiva.

Qui, con 'sto ricatto del meno peggio.."sennò torna il bau bau", dobbiam sorbirci le peggio cose.

Un si od un no ad una missione non posson esser dovuti solo al fatto di stare al governo o all'oposizione, perchè al medesimo provvedimento, se non fose in maggioranza, voterebbe NO, lei..come Giordano ed altri.

Insomma..le sue incoerenze e le sue paturnie..sono affari suoi.
Tanto, guerre ed impero non verranno certi fermati - se mai lo saranno-da qualche senatore.

La scommessa di alcuni era di rendere "permeabile il governo alle istanze dei movimenti".

Qui il rischio è il contrario:render i movimenti permeabili alla logica della governabilità, e della compatibilità.

Saluti.



A queste considerazioni (che sottoscrivo parola per parola), Franca reagisce abbastanza duramente:

RIFLESSIONE: come sempre constato quanto sia facile parlare... Deve dare anche un gran piacere poter usare termini come "le sue incoerenze (QUALI?) e le sue paturnie"... "vergognarsi"... dietro l'anonimato. Soprattutto molto coraggioso.
Ha dormito bene questa notte pensando: "gliene ho dette!!"?
Bravo. Questo sì che è onorevole. NULLA DI CUI VERGOGNARSI.
franca rame


Si noti come nella risposta la Rame sfoderi i seguenti argomenti: 1) tu non puoi capire le difficoltà in cui incorriamo noi oppositori 2) Sei un vigliacco anonimo 3) Sei un frustrato che prova piacere a mettere in difficoltà una signora parlamentare.
Nessun accenno al contenuto "vero" della questione. Nessun richiamo ad armi, guerre, uomini e "poteri forti" che sarebbero avvantaggiati dalla sua decisione.

E qui il discorso si chiude e il post viene sommerso da centinaia di sdilinquimenti su quanto è brava, quanto è bella e quanto sicuramente farà il bene di tutti. Nessuno tocchi Franca, che ha una storia politica che lascia stare e che parla con i suoi fans, pardon, elettori, così democraticamente.

Righe e righe di commenti (che riportano un "innocuo" aspetto dell'umanità:la deferenza, il servilismo) che, se una non fosse filosofa, toglierebbero definitivamente speranza per un qualsivoglia di cambiamento che sia gestito "dal basso". Un episodio che mi spiega, dopo tanti anni come mai quando pronuncio la parola "anarchia", mi sento rispondere "eh, sarebbe bello, ma è impossibile".

Non solo, si capisce anche perchè, se accade un patatrac ad un poveraccio, questo va in mezzo alla strada, invece se il patatrac (lo scandalo, la bancarotta, il crack) accade ad un V.I.P., questo viene fotografato l'estate successiva da Visto, a Montecarlo, in compagnia di una velina, poi invitato in tv e alla fine diviene un eroe del gossip.

Si capisce come, in questo occidente corroso dai "diserbanti culturali", si sia perso il gusto di discutere, di pensare, di valutare la gente in base alla sua coerenza. Ci si crogiola in sdilinquimenti da fans, che ,di fatto, si traducono in forme di "consenso incondizionato" (mi metto nelle tue mani) al potere.. La conseguenza è che il potere fa, come fa, quel cazzo che vuole.

Significa che la cultura ha seppellito lo spirito critico, che non si sente neppure il sentore della vaga possibilità del cambiamento. E che anche quelli che ne sentirebbero la necessità, cedono le armi di fronte alla levatura del V.I.P, della sua storia e della sua "democrazia".

Come se quest'ultima (democrazia?) riguardasse solo "loro". E a noi toccasse soltanto subirla.

16 commenti:

Barbara Tampieri ha detto...

Al posto di democrazia, nella parentesi, io ci metterei la parola oligarchia e penso saresti d'accordo.
Nella società dello spettacolo abbiamo sempre bisogno di una Santa Evita da venerare.
La discriminante sono le decine di milioni di euro che percepiscono come parlamentari. Falli vivere con 800 euro al mese e poi si accorgeranno dei problemi della gente. (Ecco, parlando di Evita ho fatto un discorso populista...)

Cloroalclero ha detto...

x Lameduck: infatti ci ho messo
il punto di domanda. L'ambiguità del significato penso che ormai sia un dato (quasi) acquisito.
ciao

Sir Percy Blakeney ha detto...

Io sono andato sul sito della Rame e non potendo trattenermi ho esternato un bel vai a casa... ora!!

Anonimo ha detto...

sai che ti dico? ma che vada a cagare anche Franca Rame e nel caso si porti dietro anche il marito.

Anonimo ha detto...

Oddio, la risposta di Franca Rame fa venire il latte alle ginocchia.
Che poi, la questione dello "spauracchio Berlusconi" non è una cosa fuori dal mondo, ma veramente il modo in cui viene estremizzata dai fautori della permanenza al potere a tutti i costi è davvero eccessivo...

Anonimo ha detto...

sì ma la cosa rilevante è il sentimento di zerbinaggio che la sua sola "presenza virtuale" sul blog evoca. Andate a leggere i commenti: sono disgustosi.
Cloro

Sir Percy Blakeney ha detto...

Lanciamo la campagna boicotta Franca Rame... :-)

Anonimo ha detto...

Ma il bambino è Germano Mosconi da piccolo?

Anonimo ha detto...

a leggere i commenti alla Rame delle varie anime, viene un poco di sconforto, soprattutto a chi conosce la parola anarchia...
ma un momento storico come questo che stiamo vivendo è anche utile, aiuta a vedere chiaramente cosa fa "in pratica" chi ha predicato fino a quel momento grandi idee...
a presto
saluti libertari
orso

Anonimo ha detto...

Cara Cloro, un post bellissimo.

Sono esattamente questi i problemi che si incontrano a cercare di entrare nel "momento vivo", uscendo fuori dai retaggi identitari.

E proprio per questo, è così maledettamente difficile fare un movimento di opposizione reale: anche Ferrando, che pure ci prova coraggiosamente, deve ricoprirsi tutto di zavorra e di simboli identitari prima di fiatare.

Ma almeno nel suo caso, c'è coerenza tra zavorra/simbolo e le sue scelte.

Nel caso di Franca Rame, c'è il tentativo di fare in modo che la zavorra/simbolo assuma vita propria, come uno zombie, a prescindere dai contenuti.

Per bilanciare l'immagine cloroclerista con cui hai illustrato questo post :-))) credo che per entrare nel "momento vivo" (me la segno questa espressione), si debba fare come prescrive il Vangelo:

"Mentre andavano per la strada, un tale gli disse: "Ti seguirò dovunque tu vada". Gesù gli rispose: "Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo". A un altro disse: "Seguimi". E costui rispose: "Signore, concedimi di andare a seppellire prima mio padre". Gesù replicò: "Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu va' e annunzia il regno di Dio". Un altro disse: "Ti seguirò, Signore, ma prima lascia che io mi congedi da quelli di casa". Ma Gesù gli rispose: "Nessuno che ha messo mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio"."

Cloroalclero ha detto...

Martinez, quale onore! Ho visto ke mi hai dedicato anche un post.

Beh, risponderò alla tua citazione del Vangelo, con uno stralcio del mio "vangelo" (ognuno ci ha i suoi...) che tratta da un punto di vista diverso lo stesso argomento:

"E questo è tutto il mio poetare e affaticarmi, che io poeto e compongo in unità cio' che è frammento ed enigma ed orrendo caso(...)E' già diventata la volontà redentrice e apportatrice di gioia per se stessa? Ha essa disimparato lo spirito di vendetta ed ogni digrignar di denti? E chi le ha insegnato la riconciliazione col tempo e cio' che è piu' alto di ogni riconciliazione?
Cio' che è piu' alto di ogni riconciliazione deve volere la volontà che è volontà di potenza: ma come puo' accadere cio'? Chi le ha insegnato anche il volere all'indietro?"
F. Nietzsche, cosi parlò Zarathustra, II, Della redenzione.

Anonimo ha detto...

Cara Cloro,
tu scomodi Nietzsche e citi "la volonta' di potenza", ma soprattutto il "Crepuscolo degli idoli" e se non erro anche la radice dell'"Anticristo". Insomma utilizzi una bomba atomica (scusa il paragone) per abbattere una formica. Poi ti lanci nel "situazionismo" di Heidegger, come logica del momento che fomenta l'azione, appunto situazione-->comportamento. La scelta della Rame di votare comunque SI alla missione di guerra, per quanto mi riguarda, e' carica proprio della storia e delle contraddizioni dei movimenti anni 60-70, di cui la Signora Rame e' pregna fino al midollo. E' ricca di quel movimentismo interclassista, di quel femminismo, di quella logica partigian-borghese che ha permeato tutte le coscienze del dopoguerra. Per quanto mi riguarda, la Rame, continua l'errore di sempre, di quella generazione di cui lei fa parte: partecipazione alla vita parlamentare e borghese, e parallelamente alla finta insubordinazione di facciata anticapitalista.

Come dici infine, giustamente, non e' con il suo voto/nonvoto che si alimenta la storia. Ma tuttosommato anche la Rame nel suo infinitesimo e con il suo voto, preme il grilletto del fucile.

Saluti

Cloroalclero ha detto...

x Antonio: puo' darsi che usi una bomba atomica. Ma le formiche sono tante e hanno raggiunto il frigorifero, non curanti del freddo che sembrano saper sostenere.

Per il resto: la tua analisi su Franca Rame, non potrebbe trovarmi piu' d'accordo.
Ciao

Anonimo ha detto...

Cara Cloro al Clero,
per caso ho letto (su kelebek, che di tanto in tanto seguo) della sua arrabbiatura con Franca Rame per il suo voto sulla missione in Afghanistan.
Sono andato a vedermi il blog della Rame, e avendo un'ora libera le ho scritto una letterina che forse può interessare anche lei.
La trova qui, con il titolo "guerre e voto": http://www.francarame.it/?q=node/278#comment
La saluto cordialmente. Roberto Buffagni

Anonimo ha detto...

Cara Cloro al Clero,
Grazie innanzitutto per avermi linkato. Anch'io, da tempo ti ho inserita (posso usare il tu? Sì...), tra i miei preferiti.
Sulla Rame, sono d'accordo completamente. E' diventata una specie di Maria Antonietta al contrario...
Vedo che le vie della "blogsfera" sono "infinite", ma alla fin fine tra "refrattari" ci si ritrova sempre.
Molto bene.
Un amichevole saluto,
Carlo Gambescia

Cloroalclero ha detto...

x Roberto: ho letto il tuo commento sul sito della Rame. Assolutamente ineccepibile, limpido e chiaro. Da riproporre alla vigilia del voto.
X Carlo: è un onore x me linkarti, xke credo ke l'apporto delle idee che illustri, sia tra le cose fondamentali che si possono fare per tentare di rifondare un modo diverso di fare politica. Anzi, invito tutti quanti a leggere il blog di Carlo Gambescia, che è una delle fonti piu' illuminanti della rete...
Ciao
Saluti libertarii
Cloro