domenica, marzo 25, 2007

Mercato imperialglobalizzato = abbiam fatto le squadre prima...


Ballo lento no, ballo forte no, la bottiglia no, gioco scopa no. Amicizia
no, cortesia no, convenienza no, ampio parcheggio no. Basta. Questa festa e`
insoddifacente, ma ne ho un'altra nella mia mente. Una festa molto
particolare dove saranno invitati tutti: molti amici, molti nemici anche
Panino.
Forza, Panino.


Con questa splendida canzone,"tapparella", Elio e le storie tese raccontano la storia di un adolescente emarginato dagli amici, che autoinvitandosi alla festa delle medie, dove non era invitato, non riesce a bere se non della spuma con un anonimo bicchiere di carta, non riesce a mangiare, se non degli avanzi, non riesce nè a pomiciare, nè a baciare, ne a palpare le ragazzine e neppure a balllare i lenti.

Alla fine i compagni di scuola gli dicono pure "Sai chi ti saluta un casino?" e l'ultima speranza del giovane sfigato si innalza, per l'ultima volta perchè, quando speranzosamente fa: "no", gli amici gli rispondono "sto cazzo!!!".
Per me che sono filosofa, per la precisione ermeneuta dei linguaggi "popular" della sottocultura del presente*, questa canzone ha un grande valore di lotta. Perchè nel racconto scherzoso, ironico e tragico nel contempo, Elio illustra la metafora dell'insoddisfazione esistenziale, che trova il suo simbolo nella delusione della festa delle medie, che rappresenta l'Ur-Phenomenon della decisione sulla competitività sociale.


*Questo post l'ho scritto in risposta a quei lettori, simpatici come un plesso emorroidale, che mi dicono che faccio la sborona, perchè mi definisco "scrittrice" (ma dove?) e poi faccio gli errori di ortografia e a volte di sintassi.

Mi definisco "filosofa" perchè, pur non avendo una vastissima cultura, ho comunque una laurea in tasca e quindi è superiore alla media, inoltre essa corrisponde a riflesioni approfondite e ad una quasi quotidiana rilettura di passi dello Zarathustra. Uno dei quali ha motivato la creazione di questo "blog" che è, e vuole essere (sempre, anche quando parlo dei cazzi miei) un blog di lotta.
La lettura di Nietzsche è una delle cose teoriche che mi rallentano la distensio animi (che più che chiamarlo così l'avrei chiamato "turbina animi": il tempo interno). L'altra è la guida urbana dell'automobile (l'attività pratica in cui riesco meglio).

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ehi, anch'io mi diletto nella guida urbana dell'automobile, magari con complicanze da parcheggio... ;)

Anonimo ha detto...

Cara Cloroalclero,
Complimenti per la nuova foto.
Ma non cambiare mai la "fisionomia" del tuo blog. Un consiglio: procedere, come del resto stai facendo, e bene, come un carro armato...
Ciao,
Carlo

Anonimo ha detto...

fossi stato in lui non ci sarei mai andato a quella festa....
e che volevano, che mi mettessi una scopa in culo per ramazzargli tutta la stanza?
bella Cloro
a presto
orso

Cloroalclero ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Cloroalclero ha detto...

x Claudia: le complicanze da parcheggio e le complicanze da comune, che i poki parkeggi ke ci sono, sguinzagliano urbani e ausiliari per mettere delle multe ke salta la giornata di lavoro. Dimmi te se non conviene starsene a casa...
xCarlo: grazie. sono un carro armato incazzato però. Quella freddezza a mò di "macchina da guerra" americana non mi appartiene.
x Orso: è il bisogno che frega l'uomo. La festa è "delle medie" quindi un'occasione luccicante per un ragazzino, che a quell'età non ha ancora molte scelte. Quando cresce invece...ancora meno.
Saluti libertari a tutti.
Cloro