sabato, settembre 23, 2006

Non so voi.Io non lo amo affatto.

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La squallida giornata milanese che mi aspetta, mi richiama per analogia ad una considerazione sulla classe politica che ci troviamo a supportare finanziariamente, in particolare su una certa faccia di cazzo che è sicuramente più significativo della sua espressione da somaro che ha fatto carriera: Giuliano Amato.

Premessa: Siamo usciti da 5 anni di berlusconianesimo, con un certo sollievo, per quel che mi riguarda. Eppure, quando mi capita di fare discorsi di politica interna, mi rendo conto che su quegli argomenti, piu' che su altri, mi ritrovo a rifilare luoghi comuni che sfociano nel :son tutti uguali, destra e sinistra, passato e presente. Una spassionata autocritica su questa attitudine verso i luoghi comuni, in effetti , mi porta a considerare che forse, in questo caso, proprio un luogo comune non è, perchè da quando questa coalizione governa non è che abbia fatto qualcosa di diverso dalla casa dellE libertà. Per esempio: la legge sul conflitto di interessi è stata annunciata e, da quel che avevo capito io, che sugli articoli di politica interna sono un pelo gnucca, stava per incominciare il dibattito parlamentare.
Gli attuali oligarchi, Prodi, Mastella, Amato ecc..avevano avvertito che non avrebbero elaborato una legge "punitiva", ma un'equa deliberazione che avrebbe fatto dell'Italia un paese in linea con gli altri paesi civili (in realtà sul contenuto di questo progetto di legge si è mantenuto uno stretto riserbo).Poi però ogni iniziativa si è progressivamente arenata, fino ad andare in epochè, che in greco significa "sospensione": il tutto si è "surgelato" perchè è scoppiato il caso telecom (che come dice Blondet,era "in nuce" dal '97,ma "chissàcomemai" se ne parla oggi. Transeat.) che coinvolge Prodi e, annesso al caso Telecom, il caso delle intercettazioni telefoniche..


Mi son tornati alla memoria quei fatti incresciosi(caso Savoia e caso Moggi) su cui qualche mese fa si discuteva se continuare a consentire ai magistrati l'uso di questo strumento per raccogliere elementi di indagine, ovvero non permetterlo più perchè si violava la privacy degli indagati. Sembra strano a dirsi ma era cominciato un dibattito in questo senso (adesso la legge sulle intercettazioni ha tagliato la testa al toro, limitando,perchè ce n'era bisogno, la libertà di informazione) .
Ora, in concomitanza del caso Telecom, salta fuori che migliaia di intercettazioni erano in opera presso Telecom stessa su commissione del SISMI , il servizio segreto militare dello stato Italiano, da noi finanziato e sotto l'autorità del ministro degli interni.
Il ministro degli interni è Giuliano Amato. Un ex craxiano di cui, sotto elezioni non si parla mai, ma che, quando è il momento di fare il governo, viene sempre insignito di cariche importanti, ministro dell'economia o ministro degli interni. Un personaggio equivoco, un retaggio di un passato ancora poco chiaro, che ereditiamo, nostro malgrado,alle più alte leve del potere sulla nostra comunità nazionale.

Di lui si sa che è sicuramente un filosionista in politica estera. Quando l'unione delle comunità islamiche italiane aveva comprato una pagina sulla stampa (non il Corriere) per denunciare l'aggressione israeliana in Libano e i connessi di questo evento, Amato aveva reagito in modo scomposto, rompendo la neutralità che un ministro dovrebbe mostrare a livello personale, nel momento in cui una comunità che vive ed opera legalmente in Italia decide di esprimere un'opinione e renderla pubblica.
Si è indignato per il paragone tra nazismo e sionismo (fatto dall'Ucoii quando un razzo israeliano ha ucciso in un "tragico errore" 34 bambini a Caana) e si era mosso tentando isolare l'Ucoii dalla consulta delle comunità islamiche italiane, qualora si fossero rifiutati di firmare la "carta dei valori e dei principi" con cui si "ribadisce l'unicità dell'olocausto" , in mezzo ad altre prese di posizione generiche come la condanna della pena di morte e delle armi di distruzione di massa.
L'ucoii, in quel frangente aveva obiettato che basterebbe rifarsi alla nostra costituzione per affermare quei principi.
Ma Nella nostra costituzione l'esplicito riferimento all'unicità dell'olocausto (che a mio modesto parere apre la strada alla criminalizzazione delle critiche a Israele) non c'è. Ed è questo che Amato voleva ribadire. Che non succeda piu' che si paragonino nazi e sionisti sulla stampa nazionale italiana. Neanche a pagamento.
Ora non so come sia andata a finire questa storia, perchè poi è saltata fuori la vicenda delle bombe a grappolo disseminate per il territorio libanese (e dei bombardamenti non convenzionali che anche se non ne parlano più ci sono stati,però, appunto,non se ne parla più), e quindi la carta dei valori di amato, in teoria, si rivolta contro il paese amico. Insomma: non so come è finita sta storia.
So solo che Amato, sulle decine di migliaia di intercettazioni commissionate dal SISMI alla telecom, dice di non sapere, ovviamente, nulla. Io, che pure non so nulla, mi chiedo , essendo il sismi l'attore principale del rapimento di abu omar e di un altro paio di lavoretti sporchi per bush, quale sia il contenuto e lo scopo di queste migliaia di intercettazioni e quale peso esse avrebbero dovuto avere nel quadro della nostra politica estera.
Il ruolo della politica estera italiana infatti mi sembra tragicamente chiaro (chi è lo zerbino di chi) , il ruolo di Amato ,che invece oggi è ministro degli interni , molto meno.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Post troppo lungo, con problemi di editing (virgole, spazi mancanti)
Peccato.