sabato, aprile 30, 2011

O' pazzariell'


Mamma mia, com’è dura vivere in mezzo ai pazzi.
La morte di Vittorio Arrigoni è oramai passata in cavalleria, nessuno più ne parla sui grandi giornali, la Libia è in ultima pagina, il Giappone qualche volta compare in dodicesima, l’Afghanistan solo se i morti superano i dieci, l’Iraq se superano i cento.
Tengono banco il bunga-bunga, la strepitosa vittoria (in fieri) del centro-sinistra che strappa un’incollatura dell’0,5% al centro destra nei sondaggi, i tornado internazionali che flagellano gli USA, quelli italiani la Libia, Roba da pazzi.
Qualcuno ricorda ad Hamas una cosa ovvia: magari, prima d’ammazzarli, fateli cantare.
A dire il vero, non si capisce proprio il perché li debbano ammazzare: non sono mica colpevoli, sono pazzi!
Eh già, perché le prime notizie giunte da Gaza riferivano che Vic era stato rapito: avete capito, kattivoni komunistoni che venite a Gaza? Ecco quel che vi può capitare! Poi, la morte. Ammazzato, impiccato, strangolato. Hamas s’arrabbia, e mica poco: vogliono dedicargli una via!
Allora…dunque…non sono stati i palestinesi, no, sono stati i Salafiti. Anche i Salafiti, allora, s’incazzano una riga: eh, no! Mica andiamo in giro ad ammazzare chi è dalla nostra parte! Era una “cellula impazzita”! Cioè un tumore, a tradurlo in breve. Fatto, sono pazzi, la questione è chiusa.
Nel buio della mia stanzetta, allora, ho provato ad immaginare un Salafita impazzito. Cosa fa un Salafita impazzito?Eh, mica facile immaginarlo. Potrebbe obbligare la moglie a circolare per le vie di Gaza vestita come Lady Gaga, oppure obbligare i figli a recitare il Padre Nostro…che so…no, è proprio difficile immaginare un Salafita impazzito, anche perché ci sono illustri precedenti di “pazzia”.
Il 2 Agosto 1964, quattro motosiluranti nord-vietnamite attaccarono a suon di siluri e mitragliatrici il cacciatorpediniere Maddox, della marina USA: che pazzi quei nord-vietnamiti! Attaccare la più potente marina del Pianeta!
Dopo anni, si scoprì che, nel “feroce attacco”, non c’erano stati morti americani. Nemmeno feriti gravi. Nemmeno feriti lievi. Nemmeno l’ombra di un graffio sulla nave: manco una cima danneggiata, un altoparlante bucato, un graffio sulla falchetta.
La pazzia di quei nord-vietnamiti si risolse con l’invio di 520.000 soldati USA a Saigon e dintorni, buona parte dei quali uscirono pazzi per quel che videro.
Poco più tardi, un pazzo ammazzò John Lennon perché lo amava troppo, al punto che il settimanale “Cuore” – per spiegare l’assassinio di Salvo Lima, principale esponente della DC in Sicilia – non trovò altro titolo che “Salvo Lima come John Lennon: ucciso da un fan impazzito”.
Anche Saddam Hussein era pazzo: invece di dedicare le sue attenzioni al benessere degli iracheni, si dilettava nella produzione di fialette d’antrace, per uccidere i suoi avversari americani. Per fortuna che una di quelle fialette giunse nelle mani del Segretario di Stato Powell, che poté così mostrarla al mondo dai banchi dell’ONU! Che pazzo quel Saddam Hussein.
Ma, se era pazzo, perché l’hanno impiccato? Si giustiziano i pazzi?
Va beh, pare che la fialetta di Powell, dopo la ferale esposizione in mondovision, l’abbiano adoperata per “allungare” un gin tonic, con il quale Powell e l’ambasciatore israeliano festeggiarono l’evento. Mah.
Certo che, anche dalle parti dell’ONU, mica si scherza.
Nato per evitare scontri, guerre e morti, da un bel po’ di tempo sembra che a New York siano impazziti: oh, non c’è più una risoluzione che non preveda una guerra! Afghanistan, Iraq, adesso la Libia… Ma…come stanno andando le cose in Libia?
Pare che a Misurata siano state usate bombe a grappolo, sganciate dagli aerei di Gheddafi: ma…non c’era una no-fly zone? Invece, gli aerei della Santa Alleanza – “fuoco amico”, per carità – se la prendono con i poveri insorti e li ammazzano a dozzine. Roba da pazzi.
Anche in Italia, però, non si scherza. Nello stesso giorno del rapimento di Arrigoni – ma che caso… – su Repubblica compare un articolo di un certo Pasqua (ma sarà un nome vero o è uno pseudonimo?) nel quale viene accusata una quasi sconosciuta insegnante di Milano – tale Barbara Albertoni, in arte Cloro – per aver commesso il reato di negazionismo.
Si levan gli scudi bipartisan, il clamore pervade l’agorà (non quella di Cloro, l’altra) e il senatore PD Della Seta chiede addirittura il licenziamento della povera Barbara.
Poi, si va a scoprire che non c’è stato niente del genere, al punto che l’insegnante di Milano ritiene d’esser stata diffamata e ne chiederà conto – sembra che ci saranno degli strascichi legali – a quel Pes…scusate, Pasqua.
Si viene così a sapere che, semplicemente, Barbara/Cloro ha più volte accostato la sofferenza di Gaza con quella dei campi di sterminio. Che reato è?
Gaza vive da mezzo secolo la condizione di “territorio occupato” che – per il diritto internazionale – non ha senso perché si tratta di condizione susseguente, e solo per brevi periodi, ad una guerra: sostanzialmente, il periodo che intercorre fra un armistizio ed un trattato di pace. Mica mezzo secolo. L’ONU – forse prima d’impazzire? – aveva chiesto conto ad Israele di tutto ciò, di sistemare definitivamente i confini e le rispettive giurisdizioni con due risoluzioni – la n. 242 e la n. 338 – ma, dall’altra parte, sempre hanno fatto orecchie da mercante.
E, questo, con buona pace degli idioti i quali scrivono che la Shoà non è mai esistita e di quelli che ritengono i Palestinesi una razza inferiore.
Restiamo umani, per favore. Ciao Vic.
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